Avvocati: Cassa forense a caccia di evasori
Prosegue il recupero crediti nei confronti degli avocati che hanno omesso di versare in tutto, o in parte, i contributi tra il 2015 e il 2018
- Cassa forense, i grandi evasori
- Cassa forense, regolarizzazione spontanea
- Cassa forense, rateazione unica
Cassa forense, i grandi evasori
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Prosegue l'accertamento ed recupero crediti da parte di Cassa Forense nei confronti degli avvocati che non hanno versato, in tutto, o in parte, i contributi previdenziali relativi agli anni tra il 2015 e il 2018. In molti hanno regolarizzato la loro posizione definendo in un'unica soluzione la loro situazione debitoria per una media circa di 742 euro ciascuno – spiega l'avvocato Giancarlo Renzetti in una nota sul sito dell'ente previdenziale degli avvocati.
Alcuni avvocati hanno aderito alla richiesta di Cassa Forense facendo richiesta di rateizzazione del debito – solo per cifre superiori ai 1.000 euro. Sono 280 le posizioni dei cosiddetti "grandi evasori" cioè gli avvocati che hanno debiti contributivi superiori ai 100.000 euro, per i quali è stata dedicata una task force speciale e per i quali si procederà con i decreti ingiuntivi.
Cassa forense, regolarizzazione spontanea
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L'avvocato Renzetti ricorda il termine di 60 giorni per aderire agli accertamenti è ancora in corso e potrà essere sfruttato per chi, consapevole di irregolarità contributive negli anni successivi al 2018, vuol proporre la domanda di regolarizzazione spontanea, ex art. 76 del Regolamento Unico. In questo caso le sanzioni sono ridotte del 50%. Ed ancora chi è stato oggetto dell'attuale campagna di accertamenti potrà racchiudere in un'unica rateizzazione, prevista dagli artt. 75 e 76 del Regolamento Unico, sia gli inadempimenti già contestati che quelli segnalati spontaneamente.
Cassa forense, rateazione unica
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Questo tipo di soluzione consentirà a chi ne farà richiesta nei termini di evitare di non poter beneficiare negli anni successivi dell'agevolazione della riduzione delle sanzioni, preclusa a chi abbia già in corso una rateazione. La rateizzazione, a seconda dell'entità del debito, può essere estesa sino a 5 anni. In ogni caso l'obbligato potrà sempre richiedere una nuova rateazione. Il beneficio della riduzione delle sanzioni sarà subordinato all'estinzione di precedenti rateizzazioni.
Data: 28/03/2022 13:00:00Autore: Gabriella Lax