Codice della corporate governance: cos'è
Una nuova visione dei concetti che riguardano l'istituzionalismo e il contrattualismo: il codice di corporate governance è in vigore dal 31 gennaio 2020
- Codice di corporate governance dal 2020
- Istituzionalismo e contrattualismo a confronto
- Riflessioni sul nuovo codice
Codice di corporate governance dal 2020
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Il 31 gennaio 2020 è entrato in vigore, un pò in sordina a causa del Covid, il nuovo codice di corporate governance (in allegato). A lavorare alla stesura del codice hanno collaborato Associazioni d'impresa, Borsa Italiana s.p.a. e Assogestioni.
Il Comitato, che non ha personalità giuridica, nasce con lo scopo di promuovere la cultura del buon governo in ambito societario.
Il codice di autodisciplina italiano, continua quindi a possedere uno stampo prevalentemente privatistico a differenza di ciò che avviene in altri Stati europei.
Istituzionalismo e contrattualismo a confronto
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Per poter comprendere in che modo questo codice abbia rivoluzionato il pensiero riguardante la gestione societaria, bisogna però fare un passo indietro.
In particolare, rifacendoci al concetto stesso di "impresa", che viene ricondotto a due modelli differenti tra loro; quello istituzionalistico e quello contrattualistico.
In particolare la prima scuola di pensiero, nata in Germania nel primo dopoguerra, afferma il principio secondo cui, un'impressa di grandi dimensioni si deve distaccare da quelli che sono gli interessi dei proprietari, per concentrarsi sul benessere a livello nazionale.
Quindi lo scopo, deve essere quello del benessere nazionale.
Di tutt'altro avviso, la dottrina contrattualistica. Questa infatti, affonda le sue radici, nel fatto che l'oggetto sociale sia definito attraverso un contratto, e quindi è esso stesso l'obiettivo da perseguire per i soci. Si tratta dunque, non del benessere generale ma del perseguimento di un utile.
Riflessioni sul nuovo codice
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Quanto detto sinora è quindi servito a comprendere che oggi parlare di queste due teorie è pressocchè superficiale. Infatti, laddove l'idea di interesse sociale così come inteso dai contrattualisti risulta per certi versi obsoleta, benchè resti fondamentale per gli azionisti la creazione di valore dell'impresa.
Stesso discorso da applicare agli istituzionalisti.
Nonostante infatti, questa teoria sia riuscita a farsi strada, specie in ambienti anglosassoni, questo continua a essere considerato un mezzo e non un fine così come auspicato da chi ha elaborato tale teoria.
Dott.Alessandro Pagliuca
Praticante Avvocato/ Data Protection Officer
alessandropagliuca12@gmail.com
Data: 07/09/2022 11:00:00Autore: Alessandro Pagliuca