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Avvocati: compensazione crediti gratuito patrocinio con contributi Cassa

Accolta nella legge di bilancio 2023, la richiesta di CNF e Cassa Forense di poter compensare i crediti per il gratuito patrocinio con gli oneri previdenziali


Compensazione crediti gratuito patrocinio con contributi Cassa

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C'è soddisfazione nel CNF e in Cassa Forense per la norma fortemente voluta e introdotta nella legge di bilancio 2023, che consente agli avvocati di poter compensare i crediti derivanti dal gratuito patrocinio con i debiti che gli stessi hanno dei confronti di Cassa Forense in relazione ai contributi previdenziali dovuti.

Integralmente accolte dal Governo Meloni insomma le richieste avanzate con Cassa Forense e dal Consiglio Nazionale Forense, che sono confluite nell'art. 150 della bozza della Legge di Bilancio 2023 bollinata dalla Ragioneria di Stato.

Vai allo speciale Legge di bilancio 2023

Una novità voluta e attesa dal mondo dell'Avvocatura, che accelera finalmente i pagamenti dovuti ai legali che esercitano il gratuito patrocinio e che va a sgravare anche tutta una serie di attività e procedure.

Vantaggi della compensazione per Cassa, avvocati e uffici giudiziari

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I vantaggi di questa misura per l'avvocatura sono evidenti e di grande impatto:

Incremento del Fondo

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CNF e Cassa Forense sono stati i promotori di questa norma avanzando un'istanza formale con la richiesta di poter compensare i crediti vantati dai professionisti per spese, compensi e onorari con le somme dovute invece per gli oneri previdenziali.

Richiesta a cui si è aggiunta anche quella di procedere a un incremento del fondo previsto dalla legge n. 208 del 2015, che dalla dotazione di 10 milioni di euro passerà a 40 milioni di euro, anch'essa accolta dal nuovo esecutivo.

Data: 05/12/2022 06:00:00
Autore: Annamaria Villafrate