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Cassazione: l'hashish in pausa pranzo non è causa di licenziamento

E' illegittimo il licenziamento irrogato al dipendente sorpreso con 25 gr di hashish nella tuta in pausa pranzo


Licenziamento illegittimo se la condotta è extra-lavorativa

La Cassazione con l'ordinanza n. 5599/2023 (sotto allegata) respinge il ricorso presentato da una società datrice contro il provvedimento con cui la Corte di Appello, in sede di rinvio, aveva reintegrato nel posto di lavoro il dipendente, riconoscendo in suo favore un'indennità pari a di 12 mensilità retributive.

In questo modo gli Ermellini hanno confermato la decisione della Corte di merito, che ha ritenuto illegittimo il licenziamento irrogato dalla società datrice perchè la detenzione di hashish per la quantità e le modalità della detenzione poteva essere anche destinata ad un consumo personale "magari da attuarsi fuori l'ambiente lavorativo e fuori l'orario di lavoro."

Manca inoltre la prova del danno alla società datrice, la notizia ha avuto un'eco solo a livello locale.

Data: 28/02/2023 06:00:00
Autore: Annamaria Villafrate