Riduzione del mantenimento in caso di dimissioni
Revisione mantenimento a seguito di licenziamento o dimissioni
Ma se l'obbligato si vuole dimettere volontariamente dal proprio posto di lavoro? Potrebbe comunque ottenere una riduzione dell'assegno di mantenimento?
Come abbiamo detto precedentemente, la semplice mancanza del posto di lavoro non è di per sé condizione fondamentale per la riduzione dell'assegno di mantenimento e che dovrà essere il giudice a valutare caso per caso.
Il caso delle dimissioni volontarie presentate da uno dei coniugi non rientra nelle circostanze in cui comunemente si ha una riduzione del contributo di mantenimento proprio per la natura della cessazione del rapporto di lavoro. La volontarietà del coniuge che sceglie di dimettersi fa in modo che non sussistano i requisiti di oggettiva ed incolpevole incapacità a provvedere al versamento dell'assegno; lo stesso, infatti, non starà sfruttando al massimo la propria capacità lavorativa per propria scelta e dunque non avrà diritto ad una riduzione. Solo in caso di dimissioni per giusta causa allora il giudice potrà valutare una richiesta di modifica. La stessa situazione funziona anche all'inverso: qualsiasi coniuge che riceve l'assegno di mantenimento dovesse dimettersi dal proprio lavoro per cercare di ottenere un aumento del contributo ricevuto vedrà la propria richiesta respinta.
Data: 28/09/2023 06:00:00Autore: Maria Luisa Missiaggia