La tutela costituzionale dello sport
Lo sport, da sempre, è fondamento della cultura italiana, qualcosa di insito in ognuno di noi: negli oratori, nei centri estivi, nelle scuole, negli eventi di piazza o nelle sagre di paese non c'è occasione in cui non venga praticato. Ne siamo circondati e, spesso non rendendocene conto, è colonna vertebrale della collettività. Ecco un'analisi di questo "sport" che - di recente - è entrato nella nostra carta fondamentale, per tramutarsi in un diritto di rango costituzionale.
E' l'art. 1 della legge costituzionale n. 1 del 26 settembre 2023 [1] ad introdurre, nell'ultimo comma dell'art. 33 della Costituzione, quanto segue: "La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme".- Nella prima direttrice, quella educativa, si ha a che fare con l'istruzione, con la capacità dello sport di insegnare, di elevazione culturale, di formare gli uomini e le donne di domani. Attraverso l'attività sportiva si veicolano messaggi educativi e, in via complementare con le istituzioni scolastiche, si può completare il processo didattico: sport come scuola di vita;
- In quella sociale, esempi concreti si hanno con le miriadi di associazioni sportive che quotidianamente contribuiscono allo sviluppo della persona non solo dal punto di vista individualistico ma anche all'interno delle formazioni sociali. Sport inteso come strumento aggregativo, di coesione delle comunità e di inclusione per soggetti in condizioni di svantaggio e di marginalità, come garante dell'integrazione e diffusore di principi etici e morali, di convivenza, di rispetto reciproco: prima, all'interno di un team, di un gruppo o di una squadra e, poi, all'interno della società;
- Nell'ultima ci si riferisce alla promozione della salute, in una stretta correlazione con l'art. 32 della Costituzione, intesa quale "interesse della collettività" ma, aggiungerei, anche quale interesse dello Stato. Questa doppia accezione fa riferimento al benessere psicofisico della persona e ai vantaggi in termini di impiego delle risorse umane ed economiche all'interno del nostro Welfare State. Uno studio dell'Osservatorio Valore Sport, promosso dal gruppo di consulenza The European House-Ambrosetti, stabilisce che in Italia se la pratica sportiva fosse nella media degli studi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (ossia, se coinvolgesse almeno due adulti europei su tre), le leggi di bilancio sino al 2050 si alleggerirebbero per circa 32,5 miliardi di euro sul capitolo relativo al Sistema sanitario nazionale[2]. Ecco che lo sport si rivela tra i migliori farmaci per abbattere, oltre che i costi delle più varie azioni medico-ospedaliere, le patologie dovute alla sedentarietà: salva la salute.
In ultima analisi, ci si deve soffermare sul significato della "attività sportiva in tutte le sue forme". Si ravvede la volontà del legislatore di tutelare lo sport in una chiave interpretativa ampia, la più ampia possibile, proprio perché nessuna forma di attività sportiva – in considerazione dei complessivi benefici per la società – possa essere limitata, affinché possa godere del massimo appoggio istituzionale per la sua pratica [3].
Convogliare le risorse finanziarie nel giusto modo, soprattutto alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – che nella Missione n. 5 sulla "Inclusione e Coesione" prevede investimenti per 1 miliardo di euro per la realizzazione di interventi di potenziamento delle infrastrutture sportive [8] - potrebbe essere solo l'inizio di un ambizioso percorso che, oltre a mettere in movimento le persone, può rimettere in movimento un intero paese, affinché l'Italia torni a correre.
[1] Pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 235 del 7 Ottobre 2023.
[2] Rapporto Osservatorio Valore Sport, prima edizione del 25 gennaio 2023.
[3] L'analisi del nuovo comma dell'art. 33 Cost. è stata formulata consultando il report "Provvedimento, modifica all'articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva", del Servizio Studi della XIX Legislatura della Camera dei Deputati, del 3 aprile 2023.
[4] Consultabile su www.coni.it, alla voce "Le discipline sportive riconosciute dal CONI".
[5] Il riferimento è all'art. 9 bis del Codice della Strada in materia di "Organizzazione di competizioni non autorizzate in velocità coi veicoli a motore e partecipazione alle gare".
[6] Si rimanda a specifici casi quali la "Magut Race – Corsa dei muratori" patrocinata dal Comune di Selvino (BG) o il "Booty Slap", torneo di sculacciate patrocinato dal Comune di Torino, previsto ad ottobre 2023 e poi annullato in seguito alle denunce della comunità femminista.
[7] Si rimanda all'intervento alla Camera dei Deputati del Ministro per lo Sport e i giovani, Dott. Andrea Abodi, avvenuto in data 20 settembre 2023 durante la seduta n. 165.
[8] Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, consultato su www.governo.it. Relativamente allo sport, a pagina 223 prevede quanto segue: "Alla luce del rilievo sociale ed economico dello sport, il Piano stanzia per il settore 1 miliardo di euro per due linee di investimento che riguardano il potenziamento delle infrastrutture sportive nelle scuole (300 milioni) e la creazione di impianti sportivi e parchi attrezzati (700 milioni)".
Autore: Simone Solito