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Tribunale online: come funziona

Sette le sedi in cui dal 1° marzo 2024 si parte con la sperimentazione del progetto "Tribunale online" nell'ambito della volontaria giurisdizione


La sperimentazione del "Tribunale online" (v. slide sotto allegate) è prevista a partire dal 1° marzo 2024 in sette sedi (Catania, Catanzaro, L'Aquila, Marsala, Napoli Nord, Trento e Verona) per assicurare "una giustizia più vicina ai bisogni dei cittadini.

L'iniziativa, si legge nella nota pubblicata sul quotidiano del ministero della Giustizia, gNews, "realizzata dalla Direzione generale per i Sistemi informativi automatizzati del Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione del Ministero della giustizia, rientra tra le linee di intervento previste dai lavori della Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud ed è stata finanziata nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Pon Governance 2014-2020 – REACT EU e dall'Agenzia per la Coesione territoriale, in coerenza con le priorità indicate dal Pnrr".

Il portale, fruibile da qualsiasi dispositivo, è suddiviso in due sezioni distinte: una pubblica, accessibile a tutti, contenente informazioni su iter, attori coinvolti, tempi e costi dei servizi offerti, istruzioni sul deposito presso i tribunali e la possibilità di scaricare la modulistica necessaria; una riservata, alla quale l'utente – nell'ambito dei procedimenti di volontaria giurisdizione – può accedere autenticandosi tramite Spid, Cie o Cns, che comprende la procedura guidata per il deposito delle domande online, il monitoraggio dell'avanzamento dei procedimenti e la gestione di eventuali attività legate al procedimento specifico.

La piattaforma è operativa nei sette tribunali pilota e nei casi in cui il tribunale competente non sia coinvolto nella sperimentazione, i cittadini potranno comunque accedere a tutte le informazioni utili per l'avvio delle procedure che li riguardano, con il fine di "offrire, a cittadini e utenza qualificata, servizi informativi e strumenti digitali in grado di semplificare l'accesso alla giustizia, riducendo e contestualmente razionalizzando l'affluenza alle cancellerie".

I primi procedimenti per i quali sarà ammesso il deposito telematico, come previsto dal Dm giustizia del 22.1.2024, "sono quelli riguardanti l'amministrazione di sostegno, la gestione dell'eredità giacente e la nomina del curatore, la richiesta di autorizzazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione in favore di minori e al rilascio di passaporto o documento valido per l'espatrio per figli minori".

Data: 26/02/2024 08:00:00
Autore: Redazione