Il licenziamento del lavoratore a seguito di un controllo occulto e la privacy Andrea Pedicone - 24/11/24  |  Rottamazione quinquies: verso un nuovo "condono" fiscale Alice Cometto - 16/11/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Avvocati: non basta la buona fede per evitare l'illecito

Il Consiglio Nazionale Forense chiarisce che l'illecito disciplinare non è scrutinato dall'asserita buona fede



"L'illecito disciplinare non è scriminato dall'asserita buona fede, giacché per l'imputabilità dell'infrazione è sufficiente la volontarietà con la quale è stato compiuto l'atto deontologicamente scorretto, a nulla rilevando la buona fede dell'incolpato ovvero le sue condizioni psico-fisiche, elementi dei quali si può tener conto solo nella determinazione concreta della sanzione". Lo ha chiarito il Consiglio Nazionale Forense con la sentenza n. 132/2024 (sotto allegata) pubblicata il 6 agosto sul sito del Codice deontologico.

A ricorrere al CNF è un avvocato sanzionato dal CDD di Bologna con la sospensione dall'esercizio della professione per un anno per una serie di violazioni deontologiche facenti capo a due procedimenti.

Il Consiglio ritiene non esservi luogo a provvedimento disciplinare relativamente ad uno dei procedimenti disciplinari, per cui riduce la sanzione inflitta nella sospensione dall'esercizio della professione per la durata di mesi due.

Data: 22/08/2024 06:00:00
Autore: Redazione