Magia: quando la pubblicità è ingannevole
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (provv. 11413/02) accogliendo il ricorso presentato da un'Associazione di consumatori, ha
interdetto la pubblicizzazione di consulti divinatori, comparsi su un noto periodico e la correlata commercializzazione per corrispondenza, di riti magici e talismani considerati ingannevoli.L'ingannevolezza del messaggio, è stata rilevata tra le altre cose, in relazione ad indicazioni di carattere tendenzialmente razionale riguardanti la possibilità di ottenere vincite a giochi numerici, quali il Lotto mediante la creazione da parte del mago di numeri personalizzati dai risultati "stupefacenti".
Data: 24/12/2002
Autore: Cristina Matricardi