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Cibi congelati non indicati nel menu: è tentata frode in commercio

La Cassazione n.19395/2002 ha stabilito che il semplice fatto di detenere prodotti congelati nei frigoriferi di un esercizio commerciale e la contestuale omessa indicazione, nei menù, di tale condizione, integra l'ipotesi di tentato reato di frode in commercio


La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n.19395/2002) ha stabilito che il semplice fatto di detenere prodotti congelati nei frigoriferi di un esercizio commerciale e la contestuale omessa indicazione, nei menù, di tale condizione, integra l'ipotesi di tentato reato di frode in commercio.
I Giudici della Corte osservano infatti che la predisposizione di una lista delle vivande senza l'indicazione che alcuni ingredienti erano congelati o surgelati dimostra la univocità e idoneità dell'azione posta in essere ai fini della configurabilità del reato in questione.

Data: 21/01/2003
Autore: Cristina Matricardi