Cassazione: danno da fumo, occorre prova rigorosa anche del nesso di causalità
La Corte di Cassazione intervenendo in materia di risarcibilità del danno da fumo di sigarette “light”, ha accolto il ricorso della British American Tobacco annullando la una
sentenza del
Giudice di Pace di Napoli che aveva riconosciuto il diritto al risarcimento del danno.Secondo la Corte, che non esclude in linea di principio la risarcibilità del danno, chi intende ottenerlo deve fornire la prova rigorosa del
nesso di causalità tra l'evento e il danno, del dolo o almeno della colpa della Societa' produttrice, ed infine dell'esistenza e dell'ingiustizia del danno.In buona sostanza la Corte non fa che richiamare di fatto il principio contenuto nell'art. 2697 del
codice civile (Onere della prova) in base al quale “chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento”.
Data: 20/01/2009 09:54:00
Autore: Roberto Cataldi