La Cassazione sulla sospensione dei termini di custodia cautelare
La Cassazione a Sezioni Unite il 14 novembre 2001 ha voluto perseguire l'obiettivo di garantire, anche in tali evenienze, il rispetto del contraddittorio
Per emettere un'ordinanza di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nel caso di dibattimenti particolarmente complessi, è necessario sentire anche il difensore dell'imputato che deve essere messo in condizione di interloquire.
In mancanza si determina una nullità dell'ordinanza di sospensione.
Lo ha stabilito una recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (14 novembre 2001), che ha voluto perseguire così l'obiettivo di garantire, anche in tali evenienze, il rispetto del contraddittorio.
Data: 04/01/2002Autore: Francesca Romanelli