Cassazione: controversia solo su questione giurisdizionale? La parcella va ridotta
Ma ancora.
“Quando al giudice superiore venga riproposta una parte limitata della domanda (o, specularmente, delle eccezioni e difese opposte in primo grado), al fine di ottenere una riforma solo parziale della sentenza, il valore della causa si riduce proporzionalmente e ad esso va commisurata l'entità degli onorari dovuti al professionista. Tale conseguenza di determina anche quando l'oggetto dell'impugnazione risulti necessariamente limitato per dettato normativo. E' questo il caso di specie, in cui l'appello avverso la sentenza declaratoria della giurisdizione doveva avere un oggetto necessariamente monotematico; i cui limiti non potevano essere valicati nemmeno in caso di accoglimento del gravame, produttivo della rimessione della causa, nella sua interezza, al primo giudice”.
Nel caso di specie la Corte ha evidenziato che “(…) correttamente la Corte d'appello di (…) ha liquidato gli onorari dovuti per le prestazioni espletata dall'avv. (…) per conto della regione (…), in secondo grado, sulla base del valore indeterminabile riconoscibile ad una controversia ristretta alla sola questione di giurisdizione (…)”.
La Corte ha infine evidenziato che “la recezione della parcella invita dall'(…) segna il dies a quo del decorso degli interessi moratori a carico della cliente. Il fatto che quest'ultima abbia contestato – peraltro sotto il solo profilo del quantum – la pretesa avversaria non esclude il suo obbligo di corrispondere quanto ritenesse in effetti dovuto, eventualmente mediante offerta reale”. Data: 06/09/2009 09:00:00
Autore: Cristina Matricardi