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Additivi chimici negli alimenti. Più chiarezza nel codex alimentarius

Arriva dal Codacons l'allarme contro gli additivi chimici negli alimenti: l'associazione rileva come gli ordinari strumenti utilizzati per la produzione e la commercializzazione dei prodotti alimentari possano diventare rischiosi per la salute dei consumatori. L'oggetto di contestazione da parte dell'associazione è il Codex Alimentarius, l'insieme delle regole elaborate da una particolare commissione istituita dalle organizzazioni della Fao e dell'Oms che si occupa di garantire al sicurezza alimentare e la salute degli cittadini. “Quello che doveva essere uno strumento a difesa della sicurezza alimentare e della salute dei consumatori, il Codex Alimentarius, sta rivelando la sua vera faccia.” Si legge in una nota diffusa dal Codacons. In sostanza, non viene contestato in se l'utilizzo di sostanze chimiche: l'associazione si scaglia contro l'assenza di informazioni sui possibili effetti collaterali degli alimenti trattati con sostanze quali micotossine, idrocarburi aromatici policiclici; desoxynivasol; acrilamide, cadmio. Per esempio, come rileva il Codacons, ultimamente è stato autorizzato l'aumento del livello delle aflatossine nelle nocciole, noci, pistacchi e fave di cacao. “Il Codacons - ha affermato l'avv. Giuseppe Ursini - interviene a tutela della salute dei consumatori italiani, chiedendo che vengano riparametrati le componenti del Codex Alimentarius attraverso la realizzazione di accordi che in primo luogo rispettino i prodotti naturali e la loro commercializzazione, ed in secondo luogo tutelino la salute dei consumatori (garantita dall'art. 32 della Cost.) ponendosi al di sopra di interessi privatistici e commerciali di qualsiasi natura e provenienza.” Per questo “si sollecita sin d'ora gli organi competenti a formulare le rituali opposizioni (per le aflatossine) nelle sedi competenti”. Per ulteriori informazioni www.codacons.it Data: 22/01/2010 10:00:00
Autore: Luisa Foti