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Riforma Codice della Strada: anticipiamo le novità



La mini-riforma del Codice Stradale non è ancora legge dello Stato perché la Camera dei Deputati deve rivotare in terza lettura ma alcuni novità sono ormai assodate: si tratta della targa personale, che il proprietario può trasferire al cambio di autoveicolo, della guida dei ciclomotori da 50 cc, che dal primo gennaio 2011 imporrà il possesso di un patentino che si otterrà dopo una prova pratica di guida. Il nuovo codice della strada recepisce così una Direttiva Comunitaria. I limiti di velocità risultano invariati rispetto alla situazione attuale; obbligo del casco per i ciclisti sino a quattordici anni, mentre i motociclisti che vogliono trasportare individui dai 5 ai 12 anni dovranno dotarsi, secondo quanto imporrà un decreto ministeriale, di un apposito seggiolino da agganciare alla sella. Una buona notizia per i ciclisti che si sono visti sottrarre i punti dalla patente per aver commesso infrazioni, parafrasando la dolcissima canzone di Riccardo Cocciante "pedalando in bicicletta". D'ora in poi pagheranno una multa ma la loro patente è in salvo. Inoltre non c'è nessuna sanzione se si parcheggia la propria bicicletta sul marciapiedi o nelle aree pedonali ove manchino gli apposti parcheggi di prossimità per i velocipedi. Per quanto riguarda la notifica della multe i tempi si sono più che dimezzati. Si passa dai 150 giorni attuali a 60 dì come limite massimo. Infine, è prevista un'agevolazione per i portatori di handicap che godranno sgravi fiscali all'atto dell'acquisto della nuova automobile. E' passato l'emendamento che prevede che la sospensione della patente possa essere revocata temporaneamente dal Prefetto per strette esigenze familiari o lavorative di chi ha sofferto la sanzione, ma in tale eventualità il lasso di tempo della sospensione viene in ogni caso allungato. Si tratta naturalmente di anticipazioni di novità, talché il Portale tornerà ad illustrarle in modo più analitico e compiuto una volta assodato che entreranno in vigore. L'interprete giuridico italiano, si sa, naviga a vista.
Data: 08/05/2010 10:00:00
Autore: Avv. Paolo M. Storani