Bioetica: chirurghi dicono no a nutrizione artificiale imposta
Sulla base di quanto emerge da un sondaggiopromosso dal Cic (Collegio italiano dei chirurghi), il 75% dei chirurghi dice no alla nutrizione artificiale imposta.Circa 8 su 10 di loro ritiene che se il paziente, prima di perdere coscienza, ha rifiutato la nutrizione artificiale la sua volontà va rispettata e non è possibile per un medico accettare un obblilgo a somministrarla in ogni caso, anche se dovesse essere stabilito dalla legge.Il sondaggio è stato condotto suicomponenti dei consigli direttivi delle Societa' scientificheafferenti (746 risposte su 1.050 questionari inviati).Per il 73% dei chirurghi inoltre la nutrizione e l'idratazione artificiali sono trattamenti medici per i quali è necessario quindi adeguato e specifico
consenso informato.Pietro Forestieri, presidente Cic ha dichiarato in merito: "Abbiamo voluto interrogarci su un tema che interessaquotidianamente la nostra professione. Non sono emersi dubbi sull'assoluta necessita' divarare una legge il piu' possibile condivisa su un argomento cosi'delicato: per l'81% dei chirurghi, infatti, una legge sul testamentobiologico e' indispensabile. E il 70% ritiene che quanto stabilito dalpaziente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento abbia valorevincolante e non semplicemente orientativo per il medico".
Data: 06/02/2011 09:00:00
Autore: Roberto Cataldi