POSTA e RISPOSTA n°47 è ben lieta di ospitare il contributo, sereno, distaccato e soavemente critico, di ROSARIO AZZARA: "Ogni popolo ha il governo che si merita. Non prendiamocela con nessuno siamo tutti così. Ricordo quando non avevo rispetto (anche se lo temevo) di mio padre. Se in televisione Santoro manda a 'vaffa' il suo direttore (e lì il caso, secondo me, è più grave) e nulla succede che ne volete di più". - Il riferimento di Rosario è in correlazione a quanto accaduto il 30 mar '11 e che ha visto protagonista il Ministro della Difesa che ha inveito all'indirizzo del Presidente della Camera dei Deputati. Già da questa premessa è agevole rispondere, caro Rosario, che le due questioni, a mio sommesso avviso, stanno su due piani molto differenti. 1. - Michele SANTORO ritiene di essere oggetto di una campagna ostile che mira a tappargli la bocca. Il che costituirebbe una perdita grave per i telespettatori di centro, di destra ed apolidi, inclusi ovviamente quelli che, pur essendo di sinistra, lo disistimano profondamente e con tutti i sentimenti. A meno che non si amino i piaggiatori e gli adulatori, più voci ci sono e meglio è. Preferisco accrescere piuttosto che depauperare. Mi piace ascoltare ai convegni giuridici chi non la pensa come me. Mai più editti bulgari: il regime comunista in Bulgaria, oggi membro dell'UE, è caduto nel novembre '89, poi nel giugno '90 si sono tenute le elezioni multipartitiche e nel luglio '91 è nata la nuova costituzione
. Nel laboratorio delle idee di Rai3 Santoro è stato il precursore di un genere di programma ch'è un format favoloso, a tacer dei contenuti che possono piacere o non piacere. Tutti hanno copiato quel modo di fare tv. Una fucina autentica di talenti: irripetibile. Si può negare il suo valore obiettivo? Che i suoi oppositori ne parlino continuamente, anche nel corso di telefonate intercettate, vuol dire che 'Michele Chi?' vale, sa fare benone il suo mestiere ed ha la SCHIENA DRITTA. Eppoi, quanti soldoni di pubblicità porta alla Rai ogni suo programma? Una sorta di autofinanziamento. Tu, Rosario, stigmatizzi il modo di reagire di Santoro a tale situazione più obiettiva che soggettiva: vedi inchieste della Magistratura
avviate da più di un anno, prima avanti alla Procura della Repubblica di Trani e, poi, per competenza a Roma; vedi contratti non rinnovati ai principali collaboratori del programma Marco TRAVAGLIO e VAURO Senesi, altri due fuoriclasse nel loro genere, che in modo buffo giovedì scorso sono stati definiti, proprio per questo motivo, 'clandestini'. Ti rispondo che quella tecnica inscenata da SANTORO in una puntata (se non erro) di fine settembre 2010 a me non piacque.
Nell'occasione Santoro mi parve anche un po' involuto, pesante, poco spontaneo ed incisivo. In pratica, la frase di quel passo ingarbugliato del programma era riferita ad una metafora di un produttore di bicchieri e finiva con 'Vaffanbicchiere' o qualche cosa del genere. In rete saranno di certo rinvenibili tremila filmati dell'episodio e non vale la pena discettarne oltre. Addirittura ebbi l'impressione di una polemica ricercata deliberatamente dal conduttore tv. Del resto, Mauro MASI è il Direttore di Rai2 che deve tollerare la messa in onda del programma 'ANNOZERO' in forza cogente di una sentenza della Magistratura del Lavoro. Ma il buon giurista è colui che bene distingue: qui non è in ballo il rispetto assoluto per nessunissima ISTITUZIONE a meno di voler issare la tv a quel ruolo (anche sotto un aspetto giuridico, è improponibile affermare che la tv sia un'istituzione) che non le compete. 2. - Per converso, come annotavo nel 'Posta e Risposta' del 1° apr '11, quel ch'è, invece, avvenuto alla Camera dei Deputati il 30 mar '11 ha dell'incredibile: zittire e poi mandare 'affanculo' nell'emiciclo il Presidente di un ramo del Parlamento è inaudito, equivale a disprezzare l'ISTITUZIONE, un'Alta Carica dello Stato, chiunque la rappresenti in quel frangente (anche un Vice-Presidente di turno, al punto che poteva anche essere la pornostar Cicciolina che i Radicali fecero eleggere al Parlamento). Bene ha fatto Gianfranco FINI (voto 7) a respingere le tardive scuse. Annota Adnkronos, abituale partner di Studio Cataldi, "un caso quello del ministro, di cui in assenza di precedenti si occuperà la Giunta per il regolamento". Propongo di crearlo il precedente ed esemplare, del tipo la DESTITUZIONE da deputato stante il gesto con cui pubblicamente ha inveito contro la Presidenza dell'assemblea legislativa. Chi si è permesso tanto oltre che parlamentare e componente del triumvirato di reggenza del partito di maggioranza relativa (PdL) è anche il Ministro della Difesa pro tempore (voto non disponibile). Si tratta, quindi, uscendo da ogni ipocrisia lessicale, del Ministro della Guerra visto che la missione in Libia quello è. Ricopre, dunque, insieme al Ministro degli Esteri (voto 6), un compito oggi delicatissimo e strategico che dovrebbe implicare una compostezza assoluta e sacerdotale. Non proprio da lord britannico, ma spesso la forma è sostanza. Mi domando come i nostri soldati (voto 10), apprendendo la notizia della bagarre dell'emiciclo, potranno aver rispetto del loro Comandante, chiunque egli sia in quell'istante. Quel giorno in quel ramo del Parlamento vi erano scolaresche nella zona riservata al pubblico? Viene il 31 mar '11 ed il Ministro della Giustizia inaugura un nuovo sport nella medesima aula: il lancio del suo tesserino, quello magnetico che serve per votare. Commenti? Per dirla con il cantautore Luciano LIGABUE (voto 9), "ho perso le parole". 3. - Questo scrivevo qualche giorno fa (il 1° apr '11 ma non era un pesce), con l'ovvia aggiunta che a me più che la persona interessata sta a cuore l'Istituzione e non si possono collocare sullo stesso piano i due casi, che hanno in comune solo il 'VAFFA'. Se non piace il giornalismo di Michele SANTORO, che però va rispettato e tutelato dai suoi stessi detrattori (vorresti mai un collaboratore-yesman che Ti dicesse proprio quel che Ti vuoi sentir dire, mentre esaminando la realtà stai sbagliando?), posso giovarmi del telecomando e cambiare canale il giovedì. Cosa impossibile per la Camera dei Deputati, tempio della democrazia. Si desidera magari cambiarne i singoli componenti ed i metodi di lavoro, ma va tenuta ben stretta l'Istituzione, pronti a difenderla. 4. - Dichiarò nel 1994 Umberto BOSSI avanti alla Commissione Cultura della Camera: "senza le trasmissioni di SANTORO l'Italia non avrebbe preso coscienza degli sprechi di denaro pubblico e del disastro sociale del Sud". Si potrebbe anche aggiungere che senza Santoro e senza "MILANO, ITALIA", magnifico programma condotto in sequenza da Gad LERNER, Gianni RIOTTA ed Enrico DEAGLIO, la stessa Lega Nord, ch'è oggi il più antico partito italiano per consunzione di tutti gli altri, non avrebbe avuto quel pulpito democratico da cui divulgare il suo messaggio all'epoca innovativo; senza programmi del genere gli Italiani non avrebbero compreso come stava mutando l'universo del ...profondo Nord. 5. - È stato affermato acutamente da Winston CHURCHILL che "la DEMOCRAZIA è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora". Il Presidente della Repubblica, non a caso, ha diffidato subito dopo i giocatori in campo che così non si va avanti: è pronto il decreto di scioglimento delle Camere che la Costituzione contempla tra le attribuzioni più significative del Capo dello Stato con la sola pre-condizione di acquisire i pareri, che non vincolanti, di Camera e Senato. Ed in questo momento storico delicatissimo gli Italiani, che, contrariamente al prologo della Tua lettera, reputo di gran lunga migliori del ceto politico che ahiloro hanno, si sentono in sintonia con il Presidente NAPOLITANO, nocchiero sicuro nella notte scura e, per l'appunto, severo e sacerdotale custode delle Istituzioni. Che Iddio ce lo conservi a lungo. 6. - Accenni, infine, al rapporto critico (sono crisi di crescita, in genere) con Tuo Padre; Sigmund FREUD ci ha costruito sopra buona parte della sua opera; affiora questo rapporto nell'Introduzione alla PSICANALISI e nell'Interpretazione dei sogni, e viene definito come insieme strutturato di affetti, dall'amore all'ostilità, che il bambino nutre verso i genitori. Il bimbo desidera avere tutto per sé il genitore di sesso opposto e nel contempo parrebbe desiderare la morte del genitore di egual sesso proprio come nell'Edipo Re, il paradigmatico capolavoro di Sofocle. Ricordo anche i tanti delitti cosiddetti 'di cifra nera' che nel Medioevo contemplavano quali protagonisti i bambini. La famiglia copriva ed ammantava con un "il piccolo purtroppo è stato divorato dai maiali" un assassinio (movente la gelosia verso i genitori) del fratello verso il più piccolo, divenuto centro delle attenzioni. E' possibile che il neurologo e psicanalista austriaco abbia ben focalizzato tali tematiche, che muovono dall'inconscio. A questo punto non mi resta che ringraziarTi, caro Rosario, oltre che per avermi suscitato delle riflessioni, per aver partecipato al nostro dibattito. Il form è a disposizione per incrementarlo.
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