In materia di estinzioni del rapporto di lavoro subordinato, con la sentenza n. 17977/2011 la sezione lavoro della Corte di Cassazione ha stabilito che risulta legittimo annullare le dimissioni del lavoratore laddove emergano seri indizi che lo stesso le abbia rassegnate in uno stato di incapacità naturale. Secondo quanto emerge dalla motivazione data dai giudici di legittimità, l'incapacità naturale del lavoratore dipendente può ben rilevare come causa di annullamento delle sue dimissioni: non è infatti necessario che si abbia la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, ma risulta sufficiente che tali facoltà risultino diminuite in modo tale da impedire oppure ostacolare una seria valutazione dell'atto e la formazione di una volontà cosciente, facendo quindi venir meno la capacità di autodeterminazione del soggetto e la consapevolezza in ordine all'atto che sta per compiere.
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