POSTA e RISPOSTA n°119 - PAOLO EMILIO BATTAGLIA dell'Agenzia Spaziale Italiana, affezionato lettore del nostro Portale, alle h.11:14 del 16 set '11 ci scrive quanto segue: "Caro Storani, vorrei brevissimamente dire la mia, e proporre due commenti a questo azzeccatissimo intervento di Salvatore Leopoldo (il quale mi consentirà un'unica perplessità: 200 km/h rappresentano comunque una velocità pericolosa, a meno che l'autostrada in questione ...non sia vuota!, ma immagino si tratti di una provocazione). Primo. Su troppe strade e superstrade (e anche su qualche autostrada) il limite di velocità cambia ogni pochi chilometri, e spesso addirittura con un semplice cartello circolare con l'interno bianco sbarrato, il che vorrebbe dire non vale più l'ultimo limite indicato, ma si torna a quello precedente: in testa occorrerebbe avere un computer per tenere conto di tutte le variazioni che si susseguono con un ritmo a volte impressionante: clamoroso è quanto capita a questo proposito sulla E45 Terni - Cesena (provare per credere!). [Per inciso: sono circa venti anni che percorro quella strada più volte all'anno, e non mi è mai (dico mai) riuscito di superare il tratto appenninico (più o meno tra San Sepolcro e Cesena) senza imbattermi in imponenti cantieri per il rifacimento di tratti di pavimentazione (spesso con deviazioni sulla vecchia statale, che te la raccomando!) che dopo un anno sono regolarmente da rifare. Quest'anno se ne partono ben 22 milioni di euro per interventi che si annunciano 'radicali' (vedere ADNKronos del 16 maggio): vedremo]. Secondo. Sono convinto che il numero di incidenti verrebbe letteralmente decimato se si avviasse una 'guerra senza quartiere' al comportamento criminale di chi ti arriva alle spalle e si 'incolla' al tuo paraurti posteriore, magari mentre sei in fase di sorpasso (spesso nello specchietto retrovisore non si vedono i fari dell'auto che ti segue, tanto è vicina): in un caso simile se sei costretto a frenare, il tamponamento è inevitabile, che si viaggi a 160 o a 120 km/h. Grazie per l'ospitalità." - Caro Paolo Emilio, Ti rivolgo un particolare ringraziamento per le Tue considerazioni che condivido interamente. Per praticità di lettura, riporto qui di seguito l'intervento di SALVATORE LEOPOLDO, da Te elogiato e commentato. SALVATORE LEOPOLDO ha scritto alle ore 13:20 del 6 set '11, il seguente dispaccio: "le sanzioni per eccesso di velocità servono solo a rimpinguare le casse pubbliche ma non sono palliativi per evitare incidenti. Si può essere prudenti anche a correre a 200 km/h. Basta essere solo svegli ed attenti ed a rispettare le distanze di sicurezza, come vige in Germania. Ci sono autostrade come la Napoli Pompei ove ci sono tre corsie ed il limite è 60. Ridicolo far rispettare quel limite; se c'è un autovelox diventa una rapina legalizzata. Inoltre andando piano in autostrada ove vige il limite in alcuni tratti di 100 km/h c'è il rischio di addormentarsi. Altra cosa stupida mettere i limitatori a 90 km/h sui camion: se si abbisogna di accelerare resti fregato. Tutte queste norme non servono a ridurre gli incidenti. Lo dimostrano gli incidenti che provocano i giovani. Il sottoscritto ha la patente da 42 anni ed evita di viaggiare in auto perchè troppo faticoso e pericoloso con le nuove norme!". Anche ELLIGIM3 alias PIERO, per più di venticinque anni Vice- Comandante della Polizia Municipale di Imperia, prende le mosse dal post di SALVATORE ed alle h.9:25 del 15 set '11 invia a Studio Cataldi il seguente dispaccio: "Concordo con il pensiero del Sig. Salvatore. Sono stato V.Cte della P.M. di IM per oltre 25 anni e credo che gli autovelox servano a ben poco. Un TIR lanciato a 90 Kmh è impossibile fermarlo in tempo soprattutto quando non mantiene la distanza di sicurezza ed impedisce il rientro dopo un sorpasso. Per quanto riguarda il limitatore, è un pericolo costante soprattutto nei bus e negli scuolabus perchè limita le possibili azioni del conducente in caso di pericolo od in sorpasso salvo che lasci intatta l'erogazione di potenza soprattutto nelle marce basse. Mi auguro che, malgrado i tempi difficili, la volontà di avere maggior sicurezza sulle strade superi quella di 'far cassa'. Piero IM"- Un vivo ringraziamento anche al visitatore eporediense con l'augurio che torni a scriverci in forza della sua esperienza specifica nel settore della sicurezza stradale, un tema che ci sta particolarmente a cuore. Alle h.8:27 del 15 set '11 il visitatore A.Z 2010 (una sorta di volo Alitalia!) sempre a proposito dell'ormai mitico SALVATORE inoltra il seguente post: "Il sig Leopoldo ha perfettamente ragione. La sicurezza stradale è qualcosa che le varie amministrazioni ignorano. Che senso ha far andare a 60/70 KmH in superstrade TEORICAMENTE da 110 Kmh?I limiti non sono messi per buon senso ma per far cassa! INGNOBILE". MARIO MARCHETTI alle h.16:37 del 13 set '11 la butta pure in politica: "Sono totalmente d'accordo. Voterei a sinistra solo per questo motivo, ma pare che anche di là sia peggio. Infatti un Ministro di destra aveva proposto di innalzare a 150 il limite in autostrada ma quelli di sinistra si opposero ferocemente. Mario". PERER 511 ovvero PIERLUIGI CALLEGARI di Mogliano Veneto il 15 set '11, alle h.7:35, ci scrive quanto segue: "Sono parzialmente d'accordo con quanto scritto da Salvatore (o Leopoldo?): la gravità degli incidenti dipende dalla velocità dei veicoli: ergo più è bassa la velocità minori sono i danni che l'incidente provoca. Ma non è questo il punto. Il ministero dell'interno, unico soggetto a poter dare direttive in materia di circolazione stradale nei confronti di tutti gli organi di polizia stradale, dovrebbe emanare una circolare ove fa obbligo di usare l'autovelox solo ed esclusivamente nei centri abitati e solo in autostrada; è inutile fare superstrade a 4 corsie o strade a scorrimento veloce separate da guardrail e poi mettere il limite di 50 km/h oppure di 90 km/h: nessuno lo rispetterà mai! Mia figlia ha preso una 'multa' alla folle velocità di 57 km/h il 7 di agosto scorso su una strada deserta priva di incroci e di abitazioni laterali: se si vuole esasperare il suddito siamo sulla buona strada! Complimenti per la rubrica - PIERLUIGI CALLEGARI Mogliano Veneto Treviso" - Carissimo Pierluigi, anche a Te un fervido ringraziamento per il contributo assai gradito. NICOLA FRUGGIERO scrive: "Sono d'accordo, i limiti di velocità su strade extra urbane ed autostrade sono solo un pericolo per il calo d'attenzione che inevitabilmente comporta e un espediente per far cassa." - Grazie, caro Nicola! Alle h.16:46 del 14 set '11 ENZO DENARO DENARO scrive: "Sono perfettamente d'accordo su tutto il discorso, sia che si tratti di limiti di velocità sia per quanto concerne gli autovelox!!!! Ciao. Enzo". Alle 14:54 del 14 set '11 CESARE PISANO scrive: "Mi trovo d'accordo. E riguardo l'eventuale pericolosità: che dire dei guidatori maldestri? Mandiamo tutti a piedi? Che poi, volendo, si fanno danni anche a piedi; e purtroppo temo che l'essere più dannoso in natura sia proprio l'uomo". Ringrazio Enzo e Cesare per le brevi ma chiare notazioni. Alle h.12:53 del 14 set '11 FILIPPOALI chiosa: "Sono perfettamente d'accordo con il sig. Salvatore Leopoldo. A differenza sua facendo l'agente di commercio e sono purtroppo spessissimo in auto, sicuramente gli autovelox sono più uno strumento per fare cassa che per ridurre gli incidenti anche perchè molto spesso anzi, quasi sempre, i proventi che dovrebbero servire per migliorare la viabilità delle strade dove sono collocate, non vengono utilizzate per tale scopo. Basta vedere i manti stradali delle strade dove sono posizionate. Filippo". FRANCO CHITARRA alle h.11:18 del 14 set '11 inoltra il seguente post tutto in maiuscolo (non lo fare mai più!): "PIENAMENTE IN ACCORDO CON SALVATORE, NAPOLI POMPEI E' UNO SCHIFO, E ANCHE TUTTE LE LIMITAZIONI. LA VELOCITA' DELL'AUTO E A DISCREZIONE DEL GUIDATORE, IN VIRTU' DELLE CONDIZIONI STRADALI, OSSERVANDOLE ATTENTAMENTE. I LIMITI DOVREBBERO ESSERE SOLO IN CITTA', CHE CI SONO PAZZI CHE SFRECCIANO PER LE VIE SENZA BADARE I PEDONI. BRAVO SALVATORE!!! CORDIALITA'." - Grazie, Franco caro, per l'apporto che hai dato alla discussione. LUIGI MASSIMINO SENA alle 21:53 del 14 set '11 scrive quanto segue: "Sono d'accordo. Alcuni anni or sono sulla Torino Aosta da 130 si passava a 80 in modo alterno per tutto il percorso. Per rispettare i limiti dovevo passare da 130 a 80 (50 km e quindi ritiro di patente). Che noia e che consumo di freni (sperando nel mantenimento delle distanze di sicurezza di chi seguiva). Una volta mi stavo addormentando e per evitare incidenti ho dormito per ben due ore sul piazzale dell'Agip di Chatillon, altre due volte ho avuto un colpo di sonno e stavo procurando un incidente a me stesso. Attualmente il limite di 80 è stato portato a 110 e si scorre più velocemene, non ci si addormenta e non si corre il rischio di essere rapinati dagli autovelox. Lo stesso non capisco i limiti e specialmente i poliziotti di Marene sulla Torino Savona, o considerare la statale 106 ionica o la basentana, dove esistono due corsie per senso di marcia e un guard-rail una strada da percorrere a 90 km (prima il limite era di 70 con sommo gaudio dei vigili di alcuni paesetti da Metaponto a Rotondella. ...Mistero! Quando un ministro volle abbassare il limite a 110 km, per superare i camion e poi ritornare ai 110 ero costretto a cambiare corsia e frenare e ciò provocava a mia suocera ultraottantenne grande malessere con vomito per tutto il percorso di andata e ritorno da Torino a Nova Siri. impiegando ben 19 ore per 1180 km. Negli anni precedenti con una guida più veloce e regolare non aveva mai sofferto anzi si complimentava con me per la guida ed il viaggio durava solo 12 ore e con traffico 13 ore. Certamente sulle autostrade odierne a 4 corsie anche gli utenti devovo essere rispettosi degli altri e far correre (magari a 150) chi vuole correre, almeno sulla 4 corsia, e non stare a 120 sulla 4 corsi ed obbligare gli altri a sorpassare sulla destra in 3 corsia andando regolarmente sui 130. le altre 2 a destra sono regolarmente libere (i.e.vuote). Altro probleama sono i limiti di 50 o 60. Importante è andare piano e guardare la strada e non distrarsi a guardare il tachimetro (andare a 56 km e prendere una multa a 51 non è gradito a nessun suddito). per tutti questi motivi sto utilizzando l'auto per brevi viaggi (non oltre i 100 km) quando ho tempo da perdere e non la sto usando quasi mai in città (il pericolo multe è ad ogni angolo di strada), e sei già multato prima di riuscire a leggere i cartelli, se ci riesci". Salvatore forever! Ecco che alle h.11:05 del 12 set '11 ROCCO CAMPOSEO ci scrive: "Sono d'accordissimo con SALVATORE LEOPOLDO! Aggiungo: atteso che le autostrade sono arterie costruite per evitare l'intasamento delle aree urbane e progettate per agevolare la circolazione di grandi volumi di traffico veicolare ad alta velocità, in alternativa ad una strada normale che non garantisce la stessa capacità di transiti e non gestisce le stesse problematiche di sicurezza la cui 'elaborazione progettuale è riservate al traffico veloce delle auto.( n.d.r.:Wikipedia). Questa è pura teoria!! In pratica. Provate a percorrere la A14, non ne uscirete senza almeno DUE verbali ex art. 142. Hanno ingabbiato gli utenti. Se sfuggi all'autovelox fisso, ti becca quello mobile oppure il famigerato tutor. Lunghi tratti strada con un limite di km/h 80. Ho deciso di non viaggiare più sull'autostrada, altrimenti sarò costretto ad accendere un mutuo per far fronte alle richieste sanzionatorie del Ministero dell'Interno". Grazie anche al nostro lettore Rocco, ormai apolide stradale placidamente disperato e sgomento. Ci riporta ruvidamente alla realtà MANFRY58 con il messaggio che mi arriva alle h.12:14 del 19 set '11: "Ma di cosa parla, i limiti vanno rispettati e basta, è inutile poi parlare di morti sulle strade, il fatto di segnalare la presenza è un fatto tutto italiano, così lavorano tutti, avvocati e giudici di pace". Massì, caro MANFRY58, siamo noi avvocati ad ambire a queste corposissime e stuzzicanti pratiche di annullamento delle contestazioni, che non comportano nessunissima perdita di tempo e nessunissima incazzatura da Chianciano Terme fegato sano. Io, in tanti anni, non sono ancora riuscito ad esporre un centesimo di parcella per queste procedure di O.S.A.: non so altri Colleghi. In tutta franchezza, Manfry58, potrei replicarTi: ma di che cosa diavolo parli Tu! Gli italiani sono cittadini e non sudditi. A questo punto Studio Cataldi attende, numerosi come sempre, i nuovi commenti.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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