POSTA e RISPOSTA n°137 ospita l'intervento (un gradito ritorno a baita! Dico bene?) del mitico Alex MONDIN, uno dei lettori più affezionati di Studio Cataldi. Alle h.13:27 del 5 ott '11 ecco il ritorno di Alex. Lo spunto del nostro Uomo di Sommacampagna (VR) viene tratto dalla lettera inviata dalla Presidentessa Rosaria BUSCIA pubblicata in data 28 set '11 all'interno del P&R n°130. Lascio, quindi, la parola al Vigile MONDIN: "Tratto da: Multe per far cassa - Polizia locale e Vigile amico - Ci scrive Rosaria BUSCIA (Fonte: StudioCataldi.it) '...alla P.L. non arriva nulla di tutto ciò...' Carissima Presidentessa ROSARIA BUSCIA, una piccola parte di quanto riferisce però non è proprio come lo si vorrebbe far apparire! Sono certo che è a conoscenza che il personale di polizia municipale può usufruire di quote di quanto riscosso con le sanzioni riferite al CdS assegnabili tanto a titolo personale (ad esempio: un fondo pensione integrativo) che a titolo di Corpo poiché è così possibile finanziare 'progetti obiettivi' da effettuarsi oltre al normale orario di lavoro ed integrare così la busta paga di ciascun agente per lavoro comunque effettivamente svolto; gli altri dipendenti comunali non possono ovviamente disporre della stessa opportunità specie in questi periodi in cui l'orario straordinario disponibile è stato quasi azzerato. Salutissimi Alex Mondin". - Ed ora faccio io il Vigile e dirigo il traffico in attesa della replica di Rosaria BUSCIA. Alle h.17:37 del 5 ott '11 GCO mi manda il dispaccio che segue: "Ma perchè bisogna essere avvisati quando c'è un autovelox? Bisogna rispettare i limiti a prescindere che ci siano o no i controlli. A me sembra veramente un assurdo quello che andate propagandando. I limiti si rispettano e chi non li fa si prende la multa." - Categorico. CARMINE ALBORINO alle h.17:13 del medesimo 5 ott '11 scrive così: "i segnalatori di limiti di velocità posti in seguenza, con alti e bassi, limitano solo l'attenzione del guidatore, oltre i tanti segnali posizionati ai lati della strada. Guidare per chi come me guida da 50 anni e guidava col piacere di viaggiare, purtroppo guidare oggi, si diventa ansiosi che c'è sempre qualcosa che non va Troppe regole per fare cassa, poca prevenzione, purtroppo troppi morti sulle strade, il tutto lasciato alla tecnica, furbescamente attuata. di vecchi patentati come me (50 anni) che si lamentano della poca prevenzione e della mancata educazione stradale ai giovani." - Grazie Carmine per il Tuo graditissimo apporto alla discussione. CAPENTO CARLO alle h.7:29 del 5 ott '11 così si esprime: "Condivido tutte le considerazioni fatte; aggiungo che bisognerebbe multare le imprese stradali che abbandonano i cartelli con il limite dei 30 Km/h a lavori completati; è un comportamento pericoloso e diseducativo, perché l'automobilista, anche per non passare per fesso e farsi strombazzare da dietro, deve valutare la coerenza del cartello e decidere d'ignorarlo; è facile poi traslare il ragionamento e soppesare tutte le altre segnalazioni. Relativamente agli autovelox, in particolare sulle strade extra urbane, bisognerebbe indicare a chiare lettere, sopra l'apparato stesso, qual è il limite di velocità in quel tratto; questo per evitare frenate brusche, inutili e pericolose dei veicoli. Carlo". Grazie mille, caro Carletto! CIANOBLAS1, poliziotto in pensione, alle h.14:47 dello stesso 5 ott '11 invia il seguente, articolato contributo: "Carissimi, ho letto con interesse i vari commenti pubblicati sugli autovelox, credo che alla favola degli autovelox come deterrente per aumentare la sicurezza stradale non ci crede più nessuno. Tantomeno gli operatori delle varie polizie muncipali i quali stanno molto attenti a seguire le politiche dei comuni, ed i comuni con i loro bilanci già all'inizio dell'anno mettono in preventivo la somma che devono ricavare dal lavoro delle polizie municipali. Detto questo volevo raccontarvi quanto è successo nel piccolo paese dove risiedo. Premetto che sono un operatore della Polizia Stradale in pensione e consigliere di quartiere, ed appunto in una di queste riunioni, che il sindaco si lamentava delle disastrate casse del comune e quindi per fare un po' di cassa, propose al consiglio di fare installare una telecamera su un incrocio regolato da semaforo che attraversa la via Emilia. Naturalmente, poichè l'incrocio non era da mettere in sicurezza in quanto l'incidentalità era ed è inesistente, i consiglieri hanno espresso parere negativo in quanto era chiaro che l'obiettivo era fare cassa. Nonostante ciò il sindaco ha fatto installare le telecamere. A conferma di quanto pensavamo, ultimamente si leggeva su un giornale locale un commento del sindaco che si vantava che da quell'incrocio venivano effettuate 4 0 5 'contravvenzioni' al giorno. Tutto a favore delle casse del comune ed a sfavore degli automobilsti, che purtroppo per poter stare attenti alle varie trappole che gli vengono tese da chi dovrebbe pensare alla loro sicurezza, si distraggono e poi magari gli incidenti gli fanno sul serio. Distinti saluti." - Guarda, carissimo CIANOBLAS1, hai scritto delle cose interessantissime che faranno sicuramente discutere la platea dei nostri visitatori. Ad multos annos! CELESTINO MAZZON alle h.21:13 del 4 ott '11 ci invia un poderoso intervento che mi affretto a pubblicare perché si tratta di esperienza vissuta nei dintorni di Jesolo: "Condivido il fatto che è necessaria la prevenzione piuttosto che la repressione selvaggia come viene detto e fatto nella maggior parte dei Comuni. Vorrei segnalare quello che mi è successo recentemente. Ho incontrato, all'ingresso di Jesolo, un autovelox (mobile) mascherato dal guard-rail e senza nessuna presenza della polizia locale, nemmeno nelle immediate vicinanze. La sanzione mi è stata noticata per una velocità di 62 Km/h su una strada con limite 50. Ciò premesso, recentemente il Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - ha emanato una circolare: "Istruzioni operative per le attività di prevenzione del fenomeno infortunistico stradale mediante controllo dei limiti di velocità" - il cui spirito era diretto non a "far cassa" da parte dei Comuni, ma alla prevenzione ed educazione stradale - con la quale, in ossequio al decreto ministeriale 15 agosto 2007, al punto 7. precisa: "Per le postazioni mobili possono essere utilizzati segnali collocati in modo permanente sulla strada solo quando la posizione dei dispositivi sia stata oggetto di preventiva pianificazione coordinata ed il loro impiego in quel tratto di strada non sia occasionale, ma, per la frequenza dei controlli, assuma il carattere di sistematicità (leggasi la nota a margine 10). Inoltre, al punto 7.1. viene precisato: "Le postazioni di controllo mobili possono essere ben individuabili ricorrendo, ove possibile, all'impiego di autoveicoli di servizio con colori istituzionali. In alternativa, quando sia utilizzato un veicolo di serie nella disponibilità della Pubblica Amministrazione, la visibilità della postazione può essere può essere garantita con la collocazione sul veicolo o in corrispondenza di esso di un segnale conforme a quelloo previsto per le postazioni fisse, ovvero facendo uso di un dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu di tipo mobile". E' consigliata la lettura completa della circolare. Da ultimo, il tratto di strada su cui viene posto l'autovelox deve essere individuato con decreto del Prefetto per il controllo della velocità così come previsto dalla circolare in parola. Cordiali saluti. Celestino Mazzon". Grazie molte, caro Celestino! SILMABRU alle h.15:14 sempre del 5 ott '11 torna sull'argomento dell'OMICIDIO STRADALE e ...proprio non ne vuol sapere! Pur pensandola agli antipodi, lo ringrazio sentitamente per l'intervento e gli lascio democraticamente la parola: "Certo sull'argomento 'omicidio stradale' c'è una grande confusione. Mi pare che i fautori della formalizzazione di tale reato mirino solo ad aumentare la confusione cercando pubblicità. Non serve l'omicidio stradale che, di per sè, non è diverso da omicidio colposo. Non servono altre norme, facciamo applicare quelle che già ci sono magari inasprendole nei casi eclatanti in cui la responsabilità sia accertabile o accertata. Perchè questi pseudo legislatori che legiferatori non sono non se ne stanno calmi." - Da tanti anni parliamo di OMICIDIO STRADALE, per me l'antesignano è l'Avv. Gianmarco Cesari cui spetta di diritto la primogenitura. Francamente, se c'è qualcun che cerca pubblicità, come sostieni Tu, lettore SILMABRU, va ricercato tra i politici, non certo tra chi, da studioso della sicurezza viaria, ha il pensiero costantemente rivolto alle povere Vittime: sai che fine ha fatto l'americanina scomparsa? L'ha investita un pirata della strada. Si chiamava Allison Owens, aveva solo 23 anni, ed era scomparsa domenica a San Giovanni Valdarno. Faceva la guida turistica ed era uscita dalla casa in cui era ospite di amici per fare jogging, come si usa tanto negli States. Il corpo è stato trovato in un fossato ai margini di una strada trafficata. Che la terra Ti sia lieve, tenera Allison.
Scrivi all'Avv. Paolo Storani
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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