POSTA e RISPOSTA n°155 è dedicata al contributo di MARIO BALDARI che, alle h.16:13 del 21 nov '11, esprime a Studio Cataldi le seguenti, gradite considerazioni: "di fatto ogni provincia ed ogni comune sulle sue strade applica i limiti come meglio crede senza tenere conto di particolari situazioni reali che potrebbero determinare limiti più bassi rispetto a quelli imposti dal codice della strada. Alcune province sulle proprie strade applicano il limite dei 70 o ancora più basse anche se le strade sono larghe, dritte, moderne e con intersezioni dotate di rotatorie e nelle stesse zone ci sono strade statali gestite dall'ANAS dove il limite è 90 Km/h anche se quella velocità non è assolutamente raggiungibile ed i limiti sono imposti dalla conformazione. Io mi sono chiesto e mi chiedo come sia possibile che gli organi di vigilanza stradale non siano in grado di rilevare e segnalare agli enti proprietari tutte quelle situazioni assurde nelle quale limiti diversi si susseguono con diminuzioni, aumenti e nuove diminuzioni, senza apparenti motivi. Secondo me occorrerebbe anche verificare se alla segnaletica stradale corrisponde relativa ordinanza dell'ente proprietario (secondo me buona parte dei segnali è posizionata senza la legittimazione dell'ordinanza)". Aspetto nuovi interventi di altri lettori in proposito perché francamente con questa ...PECORA PEZZATA non si può andare avanti.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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