POSTA e RISPOSTA n°156 torna sull'argomento che ha infiammato i nostri lettori: è auspicabile o sconsigliabile un LIMITE DIFFERENZIATO in base al grado di sicurezza del veicolo che si conduce? Era già il tema della puntata della rubrica n°152 del 28 nov '11, protagonista il visitatore Salvatore BALDAROTTA; ora è la volta dell'opinione di NARDINO RUGGERINI che, alle h.10:15 del 1° dic '11 così si esprime: "Sono d'accordo che la tecnologia influisce molto sui tempi di rallentamento-arresto. Oltre a questo è molto determinante chi è alla guida per cui, pur condividendo l'opportunità di differenziare, sarei cauto e non farei grandi differenze. L'esempio fatto di non multare la Bmw che supera il limite di 30km mi sembra eccessivo, specie - se non interpreto male - venisse applicato anche ove esiste il limite di 50 km. Sarei favorevole per una differenziazione del 10%, max 20% in funzione del limite previsto nel tratto. Nell'occasione suggerisco invece di rivedere al rialzo gli attuali limiti (es portando a 60 i 50 sulle statali nei centri abitati) proprio in funzione della migliorata tecnologia (anche delle punto) rispetto alle auto di molti anni fa o di quando venne fissato detto limite." - Grazie, caro Nardino, pèer l'intervento. Dibattito aperto da incrementare sul form qui sotto.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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