POSTA e RISPOSTA n°167 è dedicata alla lettrice CATERINA CIRCELLI che il 6 dic '11, in due riprese, alle h.12:34 ed h.13:02, ha inviato a Studio Cataldi alcuni suoi pensieri, anche coinvolgenti sotto il profilo affettivo, sulla vicenda di Lucio Magri: "Mia madre aveva la Sla ed era nelle stesse condizioni di Welby. Non poteva parlare, mangiare, bere ed era completamente paralizzata, però non so se, qualora ne avesse avuto la possibilità, avrebbe approfittato del suicidio assistito. Credo che ognuno di noi faccia la sua scelta anche in base al fatto se si vuole o no continuare a sperare in un miracolo divino o della scienza. Anche a me fa rabbia che un uomo si suicidi solo per un motivo per me assurdo. Ricordo una canzone di Domenico Modugno che diceva: la notte era finita e ti sentivo ancora sapore della vita. Meraviglioso. Meraviglioso. Se vuole pubblichi pure il mio commento. La vita è una cosa sacra che va difesa con i pugni e con i denti, non gettata così." - Rivolgo un particolare ringraziamento a Caterina per il suo contributo.
Scrivi all'Avv. Paolo Storani
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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