MARIA LUISA ZORATTI alle h.19:05 del 29 dic '11 bussa a POSTA e RISPOSTA n.190: intende prendere ferma posizione sulla delicata questione del fine vita rinverdita dal caso di Lucio Magri. Le cedo subito la parola: "Come nessuna legge è riuscita ad impedire che cittadini di ogni classe sociale abbiano scelto di porre fine alla loro vita con il suicidio, non vedo con quale diritto si può legiferare per impedire ad una persona di scegliere come morire. I cittadini devono avere sempre la libertà di scegliere, altrimenti viene meno il patto con lo Stato. Il testamento biologico non è uno strumento di morte, ma una scelta personale dove ognuno può indicare le modalità di cure che vorrebbe ricevere in un momento cruciale della sua vita." - Cara Maria Luisa, rivolgo a Te un particolare ringraziamento per esserTi espressa su una problematica così significativa.
Scrivi all'Avv. Paolo Storani
(Per la rubrica "Posta e Risposta")
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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