POSTA e RISPOSTA n.236 si occupa di responsabilità dei giudici e consiste nelle considerazioni espresse (alle h.10:59 del 13 feb '12 da angelo_mascia@virgilio.it) dal nostro lettore ANGELO MASCIA di Bologna al bellissimo intervento del Prof. Paolo CENDON pubblicato su Studio Cataldi il 7 feb '12: "commento equilibrato e pacato. E' evidente che con l'emendamento non si vuole il risarcimento del danno bensì dar sfogo alla voglia di 'dare una lezione' al giudice che mi ha dato torto. Solo questo è l'obbiettivo di vuole prendersela (anche) direttamente e personalmente contro il giudice 'che ha sbagliato'. E' facile prevedere che assisteremo al proliferare di una pletora di azioni di litiganti perdenti che non vorranno negarsi la soddisfazione di tentare,dopo la sconfitta sul campo, di mortificare il giudice sul terreno della azione risarcitoria , che comunque resta invece salva e che potrà sempre coinvolgere il giudice stesso nella rivalsa dello Stato nei suoi confronti. E cosa accadrà nel settore della giustizia amministrativa? Sarà il giudice ordinario -configurandosi la pretesa risarcitoria quale classico diritto soggettivo (come tale rientrante nella giurisdizione del giudice ordinario) - a riconoscere e sanzionare il giudice amministrativo 'fellone'? Angelo Mascia - Bologna". - Grazie, caro Angelo, per quanto hai scritto. Vedremo quali sviluppi avrà la proposta di legge nell'iter parlamentare. Ad multos annos!
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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