Incredibile carrellata di POSTA e RISPOSTA n.249 sulla mala-giustizia che prende l'abbrivio dal contributo dell'Avv. RAFFAELE COCCHIARO, il quale, alle h.13 in punto del 25 feb 2012, state a sentire quel che mi scrive: "Forse la responsabilità del giudice costringerebbe anche i chiamati a decidere in differenti grado di giudizio ad essere più attenti. Non a caso, per spirito corporativistico (speriamo che sia così), certi orrori vengono giustificati. Il problema non riguarda solo il merito dove la discrezionalità non ha limiti, ma la violazione delle regole che è più grave". Di analogo tenore un laconico, ma chiarissimo dispaccio che ci giunge addirittura dalla posta elettronica di un ufficio giudiziario di una Procura della Repubblica italiana: "E' urgente che siano perseguibili i giudici che violano il CPP". Alle h.14:53 del 18 feb 2012 il fedelissimo visitatore ALGIOAN soggiunge: "Aveva ragione Bartali: i'è tutto da rifare? In primis la Magistratura che ignora le regole che pretende rispettate dagli altri e non riesce neppure in un anno a produrre un decreto di archiviazione ... Povero mondo alla deriva!" Alle h.21:33 del 17 feb 2012 WALTER PETESE compila un trattato proveniente dall'utenza tifuefor@leucaworks.com: "Non sono un Berlusconiano, non ho alcuna tessera di partito e vivo la giustizia come normale cittadino ...preoccupato. Non sono un luminare, ma riesco almeno a vedere una miopia dilagante. E' impressionante come certi luminari semplificano ciò che non è semplice. E' notoria in Italia una giustizia della vergogna o forse sognamo ...? In Italia molte storie lineari nelle aule giudiziarie locali finiscono in un modo assurdo! http://www.valeriostaffelli.it/la-microfonata-di-del-noce/ Finalmente Striscia la Notizia dà ragione, ma soprattutto spazio, a ciò che molti da tempo hanno iniziato a notare e denunciare, soprattutto perché direttamente o indirettamente coinvolti: uno spazio richiesto e dovuto al tipo di Giustizia che si può ottenere in questo paese: dal Nord al Sud. Una Vergogna enorme diffusa da Canale 5 e per questo ci sentiamo di ringraziare. Ciò che è accaduto a Valerio Staffelli è sintomatico del Paese e delle sue Istituzioni più importanti. Quello che è accaduto a Valerio Staffelli non è accaduto solo a Lui. Abbiamo evidenza di credere che le file di coloro che hanno subito un simile trattamento sono lunghissime. Aver alterato gli elementi di prova, alimentato il pregiudizio attraverso il travisamento dell'evidente, sono pratiche di regime contemporanee; sono pratiche di regime di una Magistratura che non ci appartiene ed è figlia di altri tempi. Esistono nella macchina della Giustizia dei giudici che ...travisano e alterano la loro funzione e ruolo nella Imparzialità richiesta dalla loro funzione istituzionale; Falcone e Borsellino sono un romantico ricordo; questi giudici contemporanei invece trasformandosi in veri carnefici della imparzialità e della legalità sconfinano nelle zone oscure e inquietanti confinanti con l'inquisizione. E se ci hanno provato contro Valerio Staffelli, che può godere di uno staff di legali poiché egli stesso appartiene ad una squadra di professionisti affiatati e in gamba, figuriamoci lo sconosciuto e con esigue risorse economiche del cittadino qualunque. Una vergogna inaccettabile e indigeribile. Se questa è la Giustizia italiana che dovrebbe tutelare i più deboli noi la rifiutiamo e forse il Signor Silvio Berlusconi non aveva tutti i torti durante i suoi attacchi verbali contro la Magistratura. Forse il suo torto è quello di aver dato ad essi un colore. Certo non bisogna fare di tutte le erbe un solo fascio, ma urgentemente chiediamo che chi di dovere e ne ha l'autorità inizi a porre dei filtri, a contrastare, con delle modalità di scelta e operatività che diano ragione e possibilità di carriera, nella macchina giudiziaria italiana, solo a veri professionisti, i quali a causa delle mele marce rischiano di essere scambiati inavvertitamente, con la parte peggiore che occupa, a questo punto illegittimamente, le aule di Giustizia e ha il potere sensibile e delicatissimo di condannare o assolvere. Uno spaccato della Giustizia italiana che inquieta e ci pone oramai in una convinzione irreversibile dello Stato dell'Arte della Giustizia Italiana, che a seconda degli interessi e non delle verità processuali più sostenibili sembra sposi l'inverosimile gettando noi tutti, cittadini qualunque, nello sconforto e nell'impotenza di fronte anche alla tradita, ma ancora celebrata indipendenza della Magistratura divenuta oggi un pericoloso strumento politico di potere deviato e controllo sociale. Ci rivolgiamo a quei Magistrati che solo con la loro azione di contrasto silenzioso possono attenuare, ma anche sopprimere questi, vogliamo credere ancora, fuochi fatui, prima che non sia troppo tardi e che l'epidemia distrugga la Magistratura e la stessa Repubblica Italiana. Walter Petese". Alle h.19:31 del 19 feb 2012 ricevo e ben volentieri pubblico il ricco post di bernardileon@yahoo.it: "il nostro stema giudiziario non é perfetto, come non sono perfetti i giudici, che restano sempre uomini e, come tali, soggetti a sbagliare, ed a non rispettare la pienezza dell'incarico che hanno. Fare il giudice non é facile, e non possiamo nasconderci che tra i magistrati vi possono essere anche gigioni e frustrati, ma proprio ad attenuare questo serve il sistema dei vari livelli di giudizio. Cosa che, purtroppo, non rende il sistema infallibile. Questo lo può fare solo Dio. Ma da questo a delegittimare il sistema passa dalla notte al giorno. I politici non sono certamente esenti da difetti, ma pretenderebbero di avere una giustizia ad hoc. Il nosttro sistema giudiziario può essere migliorato, ma non delegittimato. Per quanto riguarda Berlusconi mi sembra evidente che lui viva in un'epoca ormai lontana, che per fortuna non esiste più da secoli. Lui vive ancora nel pensiero dello stato patrimoniale, in cui lui é lo stato. Difatti qualsiasi figuraccia che ha fatto davanti agli altri capi di stato, se criticato, diventava offesa all'Italia. Ringraziamo Dio che Berlusconi non é l'Italia, tanto che da che c'é Monti, la cui azione di governo non condivido, ci ha ridato un poco di dignità. Berlusconi non governava, si godeva l'Italia come un suo bene personale ...ed ancora lo fa. Purtroppo gli Italiani hanno la vocazione del suddito, e non del cittadino. Tornando alla Magistratura, che ci piaccia o no, negli ultimi 20 anni é stata il baluardo di un minimo di legittimità, ed ha dovuto sopportare continui attacchi da Berlusconi & c. che non sopportano un fatto fondamentale: lo Stato vive se c'è un sistema giuridico cui tutti sono sottoposti. Non é poi esatto che i magistrati non rispondono dei priopri atti. Certo la funzione giudiziaria per poter essere esercitata necessita di un minimo di guarentigie. Ma chi ha detto che il giudice che agisce al di fuori delle sue funzioni non sia perseguibile anche ad iniziativa dei cittadini? Il Giudice é garantito quando svolge le sue funzioni, anche in caso di errore di valutazione, sempre però che l'errore non lo abbia portato fuori delle sue funzioni. Questo vale anche per i politici, sono perseguibili se servono in maniera infedele lo Stato. Sia i magistrati che i politici non hanno dal nostro ordinamento giuridico protezione per l'abuso. Il magistrato che fa prostituire una minorenne paga, e non protesta, né accusa i colleghi ...al contrario di certi politici". - Ringrazio tutti per l'ardore con cui scrivete a Studio Cataldi.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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