La Corte di Cassazione scende in campo per colpire chi non vuole pagare il fisco. Secondo gli Ermellini, infatti, anche la semplice elusione fiscale può essere perseguita penalmente. La decisione ha così annullato un proscioglimento dal reato di evasione fiscale accordato a due noti stilisti Italiani. I giudici della corte (sentenza n.7739/2012) spiegano che "se le fattispecie criminose sono incentrate sul momento della dichiarazione fiscale e si concretizzano nell'infedelta' dichiarativa, il comportamento elusivo non puo' essere considerato tout court penalmente irrilevante. Se il bene tutelato dal nuovo regime fiscale e' la corretta percezione del tributo, l'ambito di applicazione delle norme incriminatrici ben puo' coinvolgere quelle condotte che siano idonee a determinare una riduzione o una esclusione della base imponibile". Naturalmente, perché si possa integrare un fattispecie penalmente rilevante "occorre che sia raggiunta la relativa soglia di punibilita' minima per l'imposta evasa". In sostanza attraverso l'elusione fiscale pur essendoci un formale rispetto delle leggi, queste vengono aggirate per conseguire un risparmio fiscale. Ricordiamo però che in Italia esistono già delle norme antielusive che consentono all'amministrazione finanziaria, se sussistono alcune condizioni, di disconoscere l'effetto fiscale che deriva da tali operazioni. L'amministrazione finanziaria può quindi richiedere al contribuente le maggiori imposte che avrebbe pagato Se non fosse stata compiuta la manovra elusiva.
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