Chiedere un sequestro conservativo per un diritto verosimilmente prescritto comporta una condanna per responsabilità processuale aggravata. E'quanto afferma la corte di cassazione (seconda sezione civile sentenza n. 4443/2012) che si è occupata di una vicenda in cui è stato richiesto di accertare la responsabilità aggravata ex articolo 96 del codice di procedura civile in capo a dei condomini che avevano chiesto il sequestro conservativo ai danni di un costruttore per tutelare un presunto diritto di credito dovuto ad asseriti vizi costruttivi. La Suprema Corte, rilevando che il diritto risultava verosimilmente prescritto, ha ritenuto che vi fosse una grave negligenza nell'aver chiesto la misura cautelare. La vicenda ha avuto origine dal ricorso presentato dai condomini di alcuni edifici con cui si chiedeva l'autorizzazione ad un sequestro conservativo fino alla concorrenza di euro 400.000,00 nei confronti della ditta costruttrice per tutelare un presunto diritto di credito che a loro dire sarebbe nato da difetti di ricostruzione sugli immobili condominiali. Il ricorso veniva però rigettato con condanna al pagamento di una somma di Euro 3.500 a titolo di responsabilità aggravata. I condomini proponevano reclamo ottenendo una parziale modifica del provvedimento: veniva esclusa la condanna per responsabilità aggravata e per il resto veniva confermato il provvedimento impugnato con l'integrale compensazione delle spese relative alla fase di reclamo. Il caso finiva poi in cassazione La corte ha fatto notare come l'insussistenza dei presupposti dell'invocata misura cautelare a tutela di un credito, riconducibile all'articolo 1669 del codice civile, ed in particolare del "fumus" della pretesa, essendo verosimilmente fondata l'eccepita prescrizione, rende legittima la condanna dei reclamanti per responsabilità aggravata in quanto "conseguente alla loro soccombenza in ordine al provvedimento cautelare richiesto, essendo stata sottolineata la grave negligenza dei predetti Condominii nell'aver introdotto una istanza di autorizzazione al sequestro conservativo fino alla concorrenza della somma di euro 400.000,00 a cautela di un diritto verosimilmente prescritto".
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