La Cassazione, con sentenza n. 5397/2002, ha stabilito che lo scambio via internet di foto pornografiche di minorenni nel corso di una conversazione privata configura un'ipotesi attenuata di pornografia minorile
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 5397/2002, ha stabilito che lo scambio via internet di foto pornografiche di minorenni nel corso di una conversazione privata configura un'ipotesi attenuata di pornografia minorile, che non contempla l'adozione di misure cautelari.
Tale decisione è stata presa alla luce della nuova normativa sullo sfruttamento sessuale dei minorenni, che prevede l'arresto preventivo solo nel caso in cui il materiale pornografico viene divulgato ad una pluralità di persone e non anche quando le foto sono inviate, con un singolo messaggio di posta elettronica, ad un unico interlocutore.
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