Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, rispondendo, su incarico del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ai parlamentari Gasparri e Giovanardi che con lettera del 21 marzo scorso avevano espresso lamentele per il fatto che in una sentenza della Corte di Cassazione (la numero 4184/2012) la Corte non si e' limitata ad affermare la non trascrivibilita' di un matrimonio contratto all'estero da due cittadini dello stesso sesso, ma ha espresso anche 'opinioni personali su come il parlamento dovrebbe operare in futuro' sulla materia". Nella risposta ai parlamentari si legge: "Resta fermo il diritto di chiunque a criticare le affermazioni contenute nella sentenza e, tra queste, anche quelle relative al diritto della coppia omosessuale alla 'vita familiare', a 'vivere liberamente una condizione di coppia', a ottenere conseguentemente tutela giurisdizionale di specifiche situazioni attinenti ai relativi diritti fondamentali. Affermazioni che, secondo alcuni, erano estranee all'oggetto del giudizio e secondo altri, invece, necessarie a spiegare le ragioni per le quali la questione sottoposta all'esame della Cassazione non veniva rimessa alla Corte costituzionale". Marra sottolinea che la Cassazione con la sentenza sulle Coppie di fatto non ha assolutamente inteso sostituirsi al legislatore o interferire con le sue scelte tant'è vero che in più parti della sentenza della Corte "ha ribadito, per un verso, che il divieto di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso non comporta violazioni dei diritti fondamentali della persona; per un altro che, in base alla convenzione europea, gli Stati 'non hanno alcun obbligo...di prevedere nel proprio ordinamento anche il matrimonio per coppie dello stesso sesso'; per un altro ancora che, in assenza di specifiche previsioni, tale matrimonio e' in Italia inidoneo a produrre qualsiasi effetto giuridico".
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