POSTA e RISPOSTA n. 333 ospita il gradevole intervento dell'Avv. UGO VASSALLO PALEOLOGO che, alle h.8:21 del 3 luglio 2012 mi invia il seguente messaggio in relazione al mio pezzullo intitolato "Italia-Germania - ancora una notte di grande calcio e di fastidiose telecronache: "Sono assolutamente d'accordo con l'avv. Storani, anche perché in quanto palermitano non posso dimenticare il capostipite dei radiotelecronisti italiani, ovvero Nicolò Carosio. Sembra che oggi i telecronisti siano al contempo sempre più giocatori e tecnici e sempre meno cronisti, al punto tale da relegare in un cantuccio i così detti commentatori tecnici, i quali, forse preoccupati di non entrare troppo in contrasto con il loro mentore, dimenticano troppo spesso di avere giocato a pallone e anche ad ottimi livelli e quindi di avere titolo per "correggere" le plateali papere concettuali del telecronista.
Vorrei tanto che la RAI fornisse l'opzione, già offerta da molti canali satellitari, di escludere il commento del telecronista. Avvalendomi di tale opzione quando gioca la mia squadra del cuore, vi posso assicurare che sembra quasi di trovarsi allo stadio. avv. Ugo Vassallo Paleologo". Il 26 giugno 2012, alle h.17:06, mi era giunto il simpatico post di ponimol41@libero.it: "Pienamente d'accordo: aggiungerei una sottolineatura alla fastidiosa saccenza di Collovati e l'augurio che si dedichi ad altro quel telecronista che sembra parli seduto al water, in preda a tormentosa stitichezza!" Non so se vi siete resi conto della copertura davvero scadente ed inadeguata resa dalla Rai in occasione di questi Europei 2012 appena vinti dalla Spagna. L'unico che potrebbe interessare noi patiti di pallone è ovviamente Adriano BACCONI. Solo che quando cerca di articolare dei pensieri di senso compiuto interviene un cerebrale Gene GNOCCHI ormai in avvitamento verticale, talmente in crisi di vis comica che non suscita più nemmeno un mezzo sorriso. Lo seguo anche sulla Gazzetta dello Sport ove detiene un box in prima pagina: confermo, ha perso la verve dei tempi migliori. La cosa più buffa è che tutti nello studio Rai sono convinti che si tratti di battute raffinatissime, veri capolavori di umorismo, ma nessuno riesce ad afferrare il senso della battuta ch'è stata appena riferita.
L'espressione ...inespressiva di Andrea FUSCO rimarrà negli annali televisivi; ti guarda attraverso la telecamera con una faccia del tipo: "mi hanno detto che Gene Gnocchi è un comico eccellente, io sono quindi in estasi, ma mi piacerebbe tanto capire che cosa ha appena detto, ma per me è impossibile". E' una gara nello studio televisivo di Rai1 a cercare di camuffare il fatto che il sense of humour di Gene non lo capisce più nessuno. Anche Paola FERRARI, che, come Gene, sa davvero di calcio, è ormai insopportabile con le sue urla sguaiate. Giampiero GALEAZZI ogni tanto si riprende dal torpore e pare in procinto di urlare "Forza Fratelloni Abbagnale, dai Peppeniello Di Capua" in nome dell'antico amore per il canottaggio. Francesco PANNOFINO in rappresentanza dei tifosi? Dove lo hanno scovato? Come si giustificava la sua presenza in video? Simona ROLANDI abbronzatissima che ride, ride, ma nemmeno lei sa il perché. Gianni CERQUETI non è male, ha talento. Stefano BIZZOTTO di Bolzano è molto bravo e preparato ma deborda con l'elencazione ostentata di dati.
Certo, in confronto agli altri, sembra un marziano. Bruno GENTILI ha una bella voce radiofonica, ma infarcisce le cronache di retorica d'antan. Piccola antologia degli errori dei nostri telecronisti che storpiano i nomi dei giocatori stranieri ed entrano in confusione persino con gli azzurri: "Damiano DE ROSSI", si chiama Daniele, con quella grinta lo sanno anche i sassi. "Mario Prandelli" è Cesare Claudio, il nostro Commissario Tecnico; "Andrea Balzaretti" si chiama Federico e mentre scende sulla fascia io, che di mestiere faccio tutt'altro, urlo davanti alla tv "dai Fede!!!"; "Nocerini" poco male, ci hanno quasi preso: si chiama Nocerino, "Montolivio" è davvero bello e originale e starebbe per Montolivo. Dovrebbe essere coadiuvato da Beppe DOSSENA; l'ex ottimo centrocampista di Bologna e Torino commenta così, come seconda voce, gli incontri della Nazionale: "gli devi lasciar fare quello che ha in testa, ma non quello che poi farà" su INIESTA, faro della Spagna. Un attimo prima che la Spagna dilagasse sosteneva che tutto andava benone e li stavamo contenendo, mentre i nostri si vedeva da lontano un miglio che non stavano neanche in piedi. Tutti dicono cose banali, scontate, inutili o sbagliate (i nostri telecronisti, tranne l'ottimo filo-teutonico Bizzotto, non conoscono bene i calciatori esteri) per non parlare di Ivan ZAZZARONI, sempre corrucciato mentre scuote la testa di capelli lunghi e brizzolati: ha passato un guaio, si direbbe a Napoli. Se ripenso a quel giovane e promettente giornalista del delizioso "Guerin Sportivo" diretto da Italo CUCCI, Maestro di vita e di sport, quell'Ivan che andava ad allenarsi con le squadre inglesi per poterle raccontare meglio, mi cadono le braccia, sinceramente. La decadenza è palpabile se andiamo indietro con la memoria alla "Domenica Sportiva" di Gianni BRERA, Beppe VIOLA ... Giganti che non si trovano più.
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