Quante volte tornando a casa tardi, magari con pioggia e freddo in agguato, avete girato invano in cerca di un parcheggio? Immagino un numero infinito di volte. A quei fortunati che possono godere di posti auto condominiale diciamo: attenzione, averne godimento è un vostro assoluto diritto. Con tanto di beneplacito della Cassazione stessa, con sentenza 12485/2012. Il signor Giuseppe M., residente a Roma, si è visto rifiutare in appello la richiesta di invalidare una delibera dell'assemblea condominiale in cui si prevedeva una civile "turnazione" dei posti auto, che a suo dire "menomava i diritti dei condomini". Undici posti per dodici auto che non facevano altro che creare litigi e malcontenti. A trovare la soluzione l'Amministratore, che genialmente ha creato una timetable vera e propria per mettere a tacere i dissapori una volta per tutti. Senonché un bel dì, il nostro signor condomino, vedendo che il posto destinato in quel momento ad un altro inquilino era libero, ha pensato bene di occuparlo. A poco sono valse le giustificazioni: una tabella è una tabella, e per tanto va rispettata.
La Cassazione ha risolto la diatriba rammentando che "l'essenza stessa del turno richiede che, nel corso del suo svolgimento, chi ne beneficia abbia l'esclusività del potere di disposizione della cosa, senza che vi sia sostanziale interferenza degli altri compartecipi con mezzi e strumenti che ne facciano venire meno l'avvicendamento nel godimento o inducano all'incertezza del suo avverarsi".
Due considerazioni mi sovvengono a questo punto. In primis: alzi la mano chi non avrebbe fatto lo stesso? Io personalmente subitissimo, ogni volta che scendo da una macchina ho sempre un imprecisato numero di borse o bambini! In secundis: ma quando mai noi italici siamo così ligi al rispetto di tabelle, regole, leggi, ecc.? Un condominio di veri cittadini esemplari in cui la pecora nera si è ahimè subito distinta.
barbaralgsordi@gmail.it
La Cassazione ha risolto la diatriba rammentando che "l'essenza stessa del turno richiede che, nel corso del suo svolgimento, chi ne beneficia abbia l'esclusività del potere di disposizione della cosa, senza che vi sia sostanziale interferenza degli altri compartecipi con mezzi e strumenti che ne facciano venire meno l'avvicendamento nel godimento o inducano all'incertezza del suo avverarsi".
Due considerazioni mi sovvengono a questo punto. In primis: alzi la mano chi non avrebbe fatto lo stesso? Io personalmente subitissimo, ogni volta che scendo da una macchina ho sempre un imprecisato numero di borse o bambini! In secundis: ma quando mai noi italici siamo così ligi al rispetto di tabelle, regole, leggi, ecc.? Un condominio di veri cittadini esemplari in cui la pecora nera si è ahimè subito distinta.
barbaralgsordi@gmail.it
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: