Posso garantire per mia personale esperienza di non rimandare troppo la manutenzione di qualsivoglia cosa, dalla macchina alla caldaia. Perché potreste ritrovarvi con delle brutte sorprese.
Ma attenzione anche al lavoro del tecnico, deve infatti risolvere eventuali problemi e non invece causare disagi maggiori di quelli già in atto. Lo sa bene un tecnico di caldaie di Marzabotto, chiamato tempo fa, nel 2006 precisamente, a controllare e riparare una caldaia a gas in una palazzina. Il tecnico però pare abbia omesso di fare accuratamente entrambe le cose, confidando forse in un miracolo; e così è successo che la canna fumaria non abbia funzionato correttamente, esalando ossido di carbonio, che come si sa è molto tossico, e mettendo così a rischio la vita di un'intera famiglia.
Il caso, dopo una doppia sentenza di condanna per lesioni colpose, è finita davanti alla Quarta sezione penale della Corte di Cassazione dove gli Ermellini hanno evidenziato che se una caldaia funziona male, il tecnico chiamato per il controllo, qualora fosse impossibilitato nella completa riparazione "deve impedirne, a titolo precauzionale, ogni uso". In caso contrario e nell'eventualità si verifichino incidenti il tecnico stesso può essere chiamato a risponderne in prima persona.
Proprio su tale base di tale considerazione i giudici della Suprema Corte non hanno potuto fare altro che confermare la sentenza impugnata.
Secondo la ricostruzione dei fatti operata dalla Corte il tecnico "aveva omesso di eseguire il completo ed efficace controllo dell'impianto e in particolare della canna fumaria, così causando intossicazioni collettive da ossido di carbonio" della famiglia da cui era partita la chiamata. Ed oltre all'intossicazioni ad alcuni membri familiari erano state rilevate lesioni, solo perché l'imputato ha omesso di "impedire, a titolo precauzionale, ogni uso della caldaia alle persone poi rimaste offese". Inoltre egli stesso "si era raccomandato di usarla il meno possibile", e "ciò denota la concreta consapevolezza che la caldaia avrebbe potuto cessare di funzionare".
Poca fretta e molta accortezza avrebbero evitato al signore tutti questi guai.
barbaralgsordi@gmail.it
Ma attenzione anche al lavoro del tecnico, deve infatti risolvere eventuali problemi e non invece causare disagi maggiori di quelli già in atto. Lo sa bene un tecnico di caldaie di Marzabotto, chiamato tempo fa, nel 2006 precisamente, a controllare e riparare una caldaia a gas in una palazzina. Il tecnico però pare abbia omesso di fare accuratamente entrambe le cose, confidando forse in un miracolo; e così è successo che la canna fumaria non abbia funzionato correttamente, esalando ossido di carbonio, che come si sa è molto tossico, e mettendo così a rischio la vita di un'intera famiglia.
Il caso, dopo una doppia sentenza di condanna per lesioni colpose, è finita davanti alla Quarta sezione penale della Corte di Cassazione dove gli Ermellini hanno evidenziato che se una caldaia funziona male, il tecnico chiamato per il controllo, qualora fosse impossibilitato nella completa riparazione "deve impedirne, a titolo precauzionale, ogni uso". In caso contrario e nell'eventualità si verifichino incidenti il tecnico stesso può essere chiamato a risponderne in prima persona.
Proprio su tale base di tale considerazione i giudici della Suprema Corte non hanno potuto fare altro che confermare la sentenza impugnata.
Secondo la ricostruzione dei fatti operata dalla Corte il tecnico "aveva omesso di eseguire il completo ed efficace controllo dell'impianto e in particolare della canna fumaria, così causando intossicazioni collettive da ossido di carbonio" della famiglia da cui era partita la chiamata. Ed oltre all'intossicazioni ad alcuni membri familiari erano state rilevate lesioni, solo perché l'imputato ha omesso di "impedire, a titolo precauzionale, ogni uso della caldaia alle persone poi rimaste offese". Inoltre egli stesso "si era raccomandato di usarla il meno possibile", e "ciò denota la concreta consapevolezza che la caldaia avrebbe potuto cessare di funzionare".
Poca fretta e molta accortezza avrebbero evitato al signore tutti questi guai.
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