Con sentenza 20554/2012 la Corte di Cassazione, in materia di responsabilità per cose in custodia, ha affermato che il Comune non risponde del sinistro stradale se il conducente va a sbattere contro lo spartitraffico privo di colonna luminosa.
Secondo la sesta sezione civile della Corte la condotta distratta e negligente del conducente, che ha provocato l'impatto con lo spartitraffico segnalato solo con la striscia bianca e privo di colonna luminosa, esonera il Comune da ogni responsabilità per cose in custodia venendo a mancare il nesso di causalità.
E' stato così respinto il ricorso degli eredi dell'automobilista deceduto nell'incidente, che avevano impugnato una sentenza della Corte d'appello di Roma che aveva ritenuto il de cuius unico responsabile del sinistro escludendo qualsiasi colpa del Comune.
La Corte territoriale aveva evidenziato che lo spartitraffico era comunque segnalato con la striscia bianca continua, risultando, dunque, irrilevante la mancanza della colonna luminosa arancione per avvertirne la presenza.
Non solo: la colpa dell'incidente va riferita alla condotta negligente e distratta, accompagnata da una velocità elevata, dell'automobilista che non è riuscito, per questo, a evitare il pericolo.
La Corte di legittimità ha ricordato che la responsabilità del custode presuppone comunque la prova del nesso casuale (nel caso in esame escluso) ed ha respinto il ricorso condannando il ricorrente al pagamento di quasi 14 mila euro per le spese del giudizio.
Vai al testo della sentenza 20554/2012
Secondo la sesta sezione civile della Corte la condotta distratta e negligente del conducente, che ha provocato l'impatto con lo spartitraffico segnalato solo con la striscia bianca e privo di colonna luminosa, esonera il Comune da ogni responsabilità per cose in custodia venendo a mancare il nesso di causalità.
E' stato così respinto il ricorso degli eredi dell'automobilista deceduto nell'incidente, che avevano impugnato una sentenza della Corte d'appello di Roma che aveva ritenuto il de cuius unico responsabile del sinistro escludendo qualsiasi colpa del Comune.
La Corte territoriale aveva evidenziato che lo spartitraffico era comunque segnalato con la striscia bianca continua, risultando, dunque, irrilevante la mancanza della colonna luminosa arancione per avvertirne la presenza.
Non solo: la colpa dell'incidente va riferita alla condotta negligente e distratta, accompagnata da una velocità elevata, dell'automobilista che non è riuscito, per questo, a evitare il pericolo.
La Corte di legittimità ha ricordato che la responsabilità del custode presuppone comunque la prova del nesso casuale (nel caso in esame escluso) ed ha respinto il ricorso condannando il ricorrente al pagamento di quasi 14 mila euro per le spese del giudizio.
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