Bene, se avete un'amica o una parente che il marito tradisce evitate di farglielo sapere via sms. Anche se le corna sono più che palesi e i vostri messaggi sono inviati 'a fin di bene', potrebbero costarvi l'accusa di molestia.
La Prima sezione penale della Cassazione, con sentenza 2597, ha convalidato una multa di 400 euro ed un risarcimento di 500 euro, a carico di Rosa C., una 48enne di Palermo. La signora aveva infatti mandato due sms alla cognata A.D.F., il 30 dicembre 2006 e l'8 gennaio 2007, per metterla al corrente dei ripetuti tradimenti del marito.
Messaggini non proprio amichevoli e compassionevoli. Il primo, diretto sì ma tutto sommato blando, recitava: "E' giusto che tu lo sappia, Sergio da sempre ti fa le corna...". Il secondo, inviato il giorno della Befana, era perfettamente in linea con l'occasione: "Tuo marito e' un bel ragazzo e tu una befana, non ti resta che fare la cornuta contenta".
Entrambi gli sms vennero mandati direttamente con il cellulare personale, senza nascondere il numero. La signora corn... Antonella non ha gradito la solerte cognata, tanto da portarla in giudizio. E il Tribunale di Palermo, il 28 giugno 2011, ha così inflitto a Rosa una condanna per molestie.
Inutile la difesa di Rosa in Cassazione, volta a dimostrare che si era trattato di due innocenti sms, inviati di giorno senza tenere nascosta la propria identità. Gli ermellini hanno dichiarato inammissibile il ricorso della donna e hanno evidenziato che "non vi e' dubbio che il contenuto dei due suddetti sms, inviati dall'imputata alla parte lesa, erano idonei a recare molestia e disturbo". Reato punito dall'art. 660 c.p. e che, come sottolinea la Cassazione, "e' plurioffensivo poiché protegge, oltre la tranquillita' della persona offesa, anche l'ordine pubblico, che pero' e' sufficiente, per la sussistenza del reato, che sia messo solo in pericolo per la possibile reazione della parte offesa". A Rosa C., oltre alle spese processuali e al versamento di mille euro alla Cassa delle ammende, spetterà anche il rimborso alla cognata di 1500 euro per le spese processuali affrontate in Cassazione.
In amore (e corna) vale sempre il principio occhio non vede (e non legge soprattutto) cuore non duole, ricordatevene!
barbaralgsordi@gmail.it
La Prima sezione penale della Cassazione, con sentenza 2597, ha convalidato una multa di 400 euro ed un risarcimento di 500 euro, a carico di Rosa C., una 48enne di Palermo. La signora aveva infatti mandato due sms alla cognata A.D.F., il 30 dicembre 2006 e l'8 gennaio 2007, per metterla al corrente dei ripetuti tradimenti del marito.
Messaggini non proprio amichevoli e compassionevoli. Il primo, diretto sì ma tutto sommato blando, recitava: "E' giusto che tu lo sappia, Sergio da sempre ti fa le corna...".
Entrambi gli sms vennero mandati direttamente con il cellulare personale, senza nascondere il numero. La signora corn... Antonella non ha gradito la solerte cognata, tanto da portarla in giudizio. E il Tribunale di Palermo, il 28 giugno 2011, ha così inflitto a Rosa una condanna per molestie.
Inutile la difesa di Rosa in Cassazione, volta a dimostrare che si era trattato di due innocenti sms, inviati di giorno senza tenere nascosta la propria identità. Gli ermellini hanno dichiarato inammissibile il ricorso della donna e hanno evidenziato che "non vi e' dubbio che il contenuto dei due suddetti sms, inviati dall'imputata alla parte lesa, erano idonei a recare molestia e disturbo". Reato punito dall'art. 660 c.p. e che, come sottolinea la Cassazione, "e' plurioffensivo poiché protegge, oltre la tranquillita' della persona offesa, anche l'ordine pubblico, che pero' e' sufficiente, per la sussistenza del reato, che sia messo solo in pericolo per la possibile reazione della parte offesa". A Rosa C., oltre alle spese processuali e al versamento di mille euro alla Cassa delle ammende, spetterà anche il rimborso alla cognata di 1500 euro per le spese processuali affrontate in Cassazione.
In amore (e corna) vale sempre il principio occhio non vede (e non legge soprattutto) cuore non duole, ricordatevene!
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