di Licia Albertazzi - Corte di Cassazione Civile, sezione terza, sentenza n. 1770 del 28 Gennaio 2014. Può una proposta transattiva essere accettata attraverso la proposizione di ricorso per decreto ingiuntivo, volto a recuperare la somma pattuita entro la transazione
stessa? La norma regolatrice della fattispecie è l'art. 1376 cod. civ., la quale determina il momento del trasferimento della proprietà o di una cosa determinata per effetto del contratto: "la proprietà o il diritto si trasmettono e si acquistano per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato". Nel caso di specie una società straniera con sede in Italia, in causa con un'altra società, contesta il perfezionamento di una transazione la quale, per interpretazione di controparte, sarebbe avvenuta proprio attraverso la promozione di causa di ingiunzione di pagamento (al fine di recuperare proprio la somma oggetto della transazione).
La Suprema Corte, nel dirimere la controversia, procede a una ricostruzione dei fatti e interpretazione degli atti in oggetto. Il principio di diritto enunciato è il seguente: "la presentazione di un ricorso per ingiunzione o comunque di un atto processuale contenente la domanda giudiziale di adempimento di un contratto non può concretare o tenere luogo dell'accettazione della proposta riferita a quel contratto". La conclusione della Corte alla domanda iniziale è dunque in senso negativo. Infatti, nonostante il dettato normativo - salvo i casi previsti dalla legge - non imponga alle parti particolari forme per lo scambio di proposta e accettazione, "la natura e la funzione dell'accettazione comportano che essa non possa essere contenuta nell'atto introduttivo di un giudizio volto ad ottenere l'adempimento di quel contratto la cui accettazione si intende riferita". In caso contrario, vi sarebbe violazione dell'art. 1376 cod. civ. La sentenza impugnata è dunque cassata con rinvio. La soluzione fornita dalla Suprema Corte è frutto di interpretazione normativa basata non soltanto in stretto riferimento agli articoli codicistici, quanto interpretando gli stessi unitamente ai principi generali dell'intero ordinamento civile.
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