Che gli avvocati stiano diventando ormai una nuova categoria di poveri è cosa tristemente nota. Abbiamo avuto già occasione di parlarne in un articolo a firma di Nadia Fusar Poli "Avvocati: ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande".
Ora però deve essersene accorta anche la Corte di Cassazione che, con ordinanza n. 15506 dell'8 luglio 2014 ha stabilito che anche il padre di un avvocato può essere tenuto a pagare il mantenimento al figlio.
Insomma, poco importa che il ragazzo abbia superato l'esame di abilitazione per l'esercizio della professione forense e non costituisce neppure indice di una raggiunta indipendenza economica il fatto che figlio avvocato frequenti le aule dei tribunali e sia presente alle udienze.
E così anche gli Ermellini hanno messo in evidenza, per chi non ne fosse ancora convinto, che gli avvocati sono tutt'altro che una casta e che esercitare la professione forense oggi non è più sinonimo di ricchezza.