Le mogli che mettono le corna al marito facciano attenzione ai domestici di casa. Farsi cogliere in effusioni amorose con altri partner potrebbe costare caro in caso di separazione. La testimonianza del collaboratore domestico davanti ad un giudice, infatti, potrebbe essere considerata valida e contribuire all'attribuzione della colpa. Parola di Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Manuela M., una signora di Como che, dopo la separazione dal marito Ariberto L., si era vista attribuire la colpa del fallimento matrimoniale. Importante, ai fini della attribuzione di colpa, anche la testimonianza offerta dal filippino 'presente, suo malgrado, alle effusioni amorose' tra la padrona di casa e l'amante. Invano la moglie adultera (sia il Tribunale di Como, nel giugno '99, che la Corte d'appello di Milano, nel dicembre 2000 le avevano attribuito la colpa del crac nuziale) ha protestato in Cassazione, sostenendo, a suo favore, che le relazioni extraconiugali erano state 'apprese solo 'de relato' dai testi'. La Prima sezione civile (sentenza 5090), respingendo il ricorso di Manuela M., ha sottolineato come le testimonianze che riferivano della relazione adulterina della donna fossero state riferite 'da soggetti vicini' alla donna 'che ne erano stati a conoscenza diretta'. Tra questi, cita la Cassazione, 'il domestico Garcia presente suo malgrado ad effusioni amorose' tra la donna e l'amante. In conseguenza della decisione della Suprema Corte, la moglie adultera, cui gia' erano stati negati gli alimenti, dovra' anche rifondere l'ex marito delle spese processuali stabilite in 4.200 euro.
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