D'ora in avanti chi acquista un computer con un sistema operativo preinstallato non è tenuto ad accettare le condizioni della licenza d'uso del software che viene richiesta al momento del primo avvio.
Può quindi decidere di trattenere il computer e di farsi rimborsare il costo del sistema operativo.
E' quanto sancito da una sentenza della corte di cassazione (la n. 19161/2014) ricordando che l'acquirente può liberamente decidere di non fare clic sull'accettazione della licenza d'uso.
Insomma il consumatore può liberamente decidere di trattenere il computer e di restituire il sistema operativo chiedendone il rimborso.
Nel caso di specie l'attore aveva acquistato un computer della Hewlett-Packard ma non aveva voluto accettare le condizioni di licenza chiedendo il rimborso di una parte del prezzo che aveva pagato.
Dopo la sentenza della cassazione l'acquirente si è visto definitivamente riconoscere il suo di diritto al rimborso di € 140.
Inizialmente la richiesta di rimborso era stata oggetto di una sentenza del giudice di pace di Firenze.
La Hewlett-Packard impugnando la sentenza aveva sostenuto che computer e sistema operativo dovevano essere considerati come due elementi inscindibili.
Nella parte motiva della sentenza la Corte di Cassazione evidenzia come l'abitudine di fornire insieme ai computer anche il sistema operativo costituisce una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa dei software nella grande distribuzione dell'hardware.
Ciò potrebbe determinare delle conseguenze a cascata in ordine all'imposizione di ulteriori software con possibili vincoli di compatibilità e di interoperatività condizionando fortemente gli acquirenti.
Si tratta di pratiche commerciali che sono state oggetto sotto diversi aspetti di provvedimenti sanzionatori da parte di organismi antitrust statunitensi e della stessa Commissione Ue. Interventi che mirano a tutelare la libertà di mercato.