Sembra incredibile ma ancora oggi può capitare che quale magistrato decida di chiudere il verbale di prima udienza senza attendere l'ora canonica richiesta prima di procedere alla dichiarazione di contumacia.
Ciò che è peggio è che, in un caso esaminato dalla Corte di Cassazione, nonostante la sentenza (del giudice di pace) fosse stata impugnata proprio per tale violazione del diritto alla difesa, il Tribunale di Roma ha respinto l'appello affermando che non ci sarebbe alcun obbligo per il giudice di attendere un'ora.
Una "tirata d'orecchie" per i giudici di merito è così arrivata dalla Corte di Cassazione che ha ricordato come "In tema di disciplina delle udienze, l'art. 59 disp. att. codice di procedura civile prevede che la dichiarazione di contumacia della parte non costituita è fatta dal giudice di pace a norma dell'art. 171 ultimo comma del codice, quando è decorsa almeno un'ora dall'apertura dell'udienza".
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 19942 depositata il 22 settembre scorso, ha così accolto il ricorso dell'amministrazione provinciale di Roma avverso la sentenza d'appello che confermava la contumacia della stessa in qualità di convenuta in un giudizio relativo all'impugnazione di una cartella di pagamento, ex art. 22 della l. n. 689/1981, davanti al giudice di pace di Ostia.
Il gdp, infatti, alla prima udienza, preso atto della contumacia delle parti convenute, accoglieva il ricorso dell'attore. La provincia di Roma proponeva appello lamentando la violazione del diritto di difesa facendo notare che la funzionaria delegata dall'amministrazione si era presentata in udienza appena 12 minuti dopo l'orario indicato nel decreto di fissazione dell'udienza, trovando al suo arrivo il verbale già chiuso e il provvedimento di accoglimento dell'opposizione già pronunciato dal giudice.
Il tribunale respingeva il gravame affermando (non è dato comprendere su quali basi) che non vi sarebbe alcun obbligo di aspettare sessanta minuti prima di procedere in contumacia. Che dire: forse un pò di ripasso delle regole procedurali, prima di decidere sull'appello non avrebbe fatto male.
La Suprema Corte ha così rimarcato che il decorso dell'ora contumaciale è richiesto ex lege. E considerato che, nel caso di specie, l'udienza si è svolta nell'orario fissato con decreto, con discussione ed imĀmediata lettura del dispositivo con dichiarazione di contumacia senza l'attesa dell'ora canonica, la Corte ha accolto il ricorso, cassando la sentenza impugnata con rinvio.