Per compiere questa valutazione il giudice deve in qualche modo calarsi nella situazione che si presentava all'imputato al momento dei fatti e tenere conto delle conseguenze possibili dell'azione e senza che il giudizio possa essere condizionato dagli effetti realmente raggiunti.
Nel caso preso in esame dai giudici di Piazza Cavour una lite tra donne era degenerata ed aveva coinvolto anche altre persone.
Uno degli intervenuti aveva in mano una mazza da baseball e l'aveva usata per colpire un altro uomo (intervenuto anche lui nella lite) facendolo cadere a terra con gravi ferite che ne determinavano il ricovero in ospedale, con prognosi riservata, presso il reparto di neurochirurgia.
Nella parte motiva della sentenza gli ermellini evidenziano che i giudici di merito, nella sentenza impugnata, hanno correttamente valorizzato l'idoneità dello strumento utilizzato (mazza da baseball) la pluralità, intensità e violenza dei colpi inferti alla persona offesa, la loro direzione al capo della vittima, sede di organi vitali, la furia aggressiva e le modalità cruente che avevano connotato l'azione dell'indagato.
Qui di sotto il testo della sentenza.
Corte di Cassazione testo sentenza 1 ottobre 2014 n. 40642