Anche se la delibera della giunta comunale che concede in gestione il servizio dei parcheggi ad una società è illegittima, le multe irrogate ai soggetti che parcheggiano senza esporre il relativo ticket sono valide. Le sanzioni possono essere annullate, infatti, soltanto se ad essere viziata è l'ordinanza sindacale con cui viene istituita l'area di parcheggio a pagamento.
È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, nell'ordinanza n. 22793 del 27 ottobre scorso, pronunciandosi sul ricorso di una automobilista siciliana multata per non aver esposto sulla propria vettura il ticket del pagamento del parcheggio.
La donna eccepiva l'illegittimità della concessione alla società di gestione e le sue doglianze venivano ritenute fondate in entrambi i gradi di merito.
Ma il Comune di Siracusa ricorreva per Cassazione e i giudici di piazza Cavour gli davano ragione.
In sostanza, secondo i giudici della S.C., ai fini dell'annullamento della sanzione pecuniaria, era necessario un "collegamento diretto tra l'atto illegittimo e l'infrazione commessa".
Pertanto, considerato che, nel caso di specie, ad essere illegittima era soltanto la delibera di affidamento della concessione per i parcheggi, atto amministrativo diverso da quello istitutivo della zona di sosta a pagamento, dal quale sorgeva, appunto, l'obbligo di esibizione del relativo ticket per gli utilizzatori dei parcheggi, l'infrazione poteva ritenersi correttamente contestata.
testo ordinanza 86574/2014