Come deve comportarsi un immigrato, cui e' scaduto il permesso di soggiorno, per non farsi espellere dal nostro territorio? Mentre la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima l'espulsione coatta degli extracomunitari, la Cassazione spiega le modalita' alle quali l'immigrato deve attenersi per non essere espulso. Per opporsi al decreto di espulsione amministrativa, dunque, 'incombe sullo straniero - scrive la Prima sezione civile nella sentenza 7668 - colto in Italia senza titolo di soggiorno l'onere di provare la data di ingresso sul territorio nazionale'. La certificazione necessaria per provare che si hanno tutte le carte in regola per rimanere 'si ottiene mediante apposizione sul passaporto, da parte dell'Autorita' italiana all'atto dell'attraversamento della frontiera, del timbro d'ingresso'. Un 'onere' dal quale, scrive la Cassazione, 'non puo' esimere l'avere gia' conseguito lo straniero il visto d'ingresso da altro Paese dell'area di Schengen, atteso che il diritto d'accesso in base al visto uniforme di cui all'art. 13 della legge 388 del 30 settembre del '93, di ratifica della convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen del 19 giugno del '90 e' cosa diversa dalla mera registrazione della data d'ingresso, necessaria perche', da quella data ed entro otto giorni, il soggetto regolarmente entrato possa chiedere il titolo di soggiorno'. Proprio per non aver osservato queste 'regole', Filkov Atanas B. si e' visto respingere dalla Suprema Corte il ricorso contro il decreto di espulsione emesso dal Tribunale di Foggia il 10 luglio del 2002.
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