Mirko Forti
forti.mirko@gmail.com
Il tema della neutralità della rete è sempre più al centro del dibattito, soprattutto dopo la recente presa di posizione di Obama: il Presidente degli Stati Uniti ha infatti dichiarato di voler provvedere in breve tempo all'emanazione di una legge a difesa della neutralità della rete internet.
Ma cosa si intende con questa definizione? Si vuole avere una rete con connessione a banda larga, priva di restrizioni e ostacoli per gli utenti che devono essere liberi di fruire di ogni contenuto disponibile su internet.
La rete, secondo tale definizione, deve essere "neutrale" e non fornire all'utente finale alcuni contenuti preferendoli ad altri.
Il quadro normativo comunitario non prende una posizione a riguardo; molte proposte di legge sono ancora in discussione al Parlamento Europeo, come il cosiddetto "Telecoms Package", formato da ben 5 direttive.
Uno degli emendamenti proposti,in particolare quello all'articolo 22 comma 3 della Direttiva Servizio Universale 2002/22/EC, potrebbe però violare la neutralità della rete.
Si prevede infatti che informazioni chiare, comprensibili e aggiornate sulla qualità dei servizi offerti vengano messe a disposizione degli utenti finali (comma 1. E' previsto inoltre l'obbligo per le normative nazionali di stabilire i parametri, i criteri di misurazione e le forme di pubblicazione delle informazioni sulla Qualità del Servizio (comma 2).
La normativa inoltre proclama che le autorità di regolamentazione nazionali devono fissare dei requisiti minimi di qualità, in modo da prevenire la congestione ed il rallentamento delle reti con conseguente degradazione del servizio (comma 3).
L'Italia non si è ancora espressa sul tema della net neutrality, ma ha dovuto affrontare tale problematica nel 2009. In quell'anno un importante gestore telefonico venne multato dall'Antitrust per aver applicato dei filtri ai siti che fornivano programmi peer to peer.
La tematica della net neutrality va quindi a toccare diverse problematiche di grande rilevanza: diritto alla libera concorrenza, diritto alla libertà di pensiero, diritto al pluralismo etc etc.
La normativa dovrà quindi riuscire a trovare un punto di equilibrio ai molteplici interessi in gioco, non lasciandosi influenzare da nessuno di essi in particolare.
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