BRICIOLE DI DIRITTO - A cura dell'Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto; email: barbara.pirelli@gmail.com
Immagine di copertina: opera d'arte di Piero Vinci- Taranto
Questa settimana: fare squilli continui configura il reato di molestia; non sempre può chiedersi il risarcimento del danno in caso di accusa infondata; irreperibilità del destinatario: quando può dirsi perfezionata la notifica; Trattazione orale della causa: il giudice deve depositare la motivazione nello stesso giorno in cui legge il dispositivo; Il risarcimento danni per allusioni e frasi sottintese; e molto altro
Qui di seguito 51 notizie flash sulle sentenze più significative di questi ultimi giorni.
1. Tribunale di Taranto: risoluzione del contratto.
Il Tribunale di Taranto, nella persona del dott. Claudio Casarano, ha stabilito che si può chiedere la risoluzione del contratto di compravendita di un immobile se manca il certificato di agibilità.
Nel caso in questione il venditore si era impegnato a consegnare il certificato di agibilità entro un anno dalla stipula dell'atto. Il Comune però aveva sospeso tutte le richieste di agibilità riguardanti gli immobili della zona perché l'area interessata aveva come destinazione urbanistica la sola attività terziaria, quindi, gli edifici dovevano essere destinati ad attività produttive.
Il venditore aveva cercato di difendersi sostenendo che il mancato rilascio del certificato di agibilità era dipeso esclusivamente dal Comune.
Tribunale di Taranto sentenza n. 3721 del 10 dicembre 2014
2. Limite tra satira e diffamazione.
Va benissimo la satira ma la stessa non deve trascendere al punto tale da ledere la dignità e il decoro di una persona; quindi si all'ironia ma la stessa non deve diventare dileggio e offesa.
Nella vicenda in argomento un giornalista, il direttore della testata e la società editrice sono stati condannati a risarcire 15mila euro di danni morali ad un medico che era stato prima etichettato come somaro e poi era stata pubblicata una sua foto con una vignetta umoristica .
È vero si che la satira costituisce manifestazione del diritto di critica e quindi una libertà del pensiero ma se la satira diventa disprezzo o distruzione della dignità umana non può ravvisarsi alcuna scriminante.
Corte di Cassazione sentenza n. 5851 di marzo 2015
3. Non sempre può chiedersi il risarcimento del danno in caso di accusa infondata.
Con questa sentenza la Corte di Cassazione chiarisce che non sempre chi subisce una accusa infondata ha diritto al risarcimento del danno. Come scrive la Corte "la denuncia di un reato perseguibile d'ufficio non è fonte di responsabilità per danni a carico del denunciante, ai sensi dell'art. 2043 cod. civ., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione, se non quando essa possa considerarsi calunniosa;
poiché, al di fuori di tale ipotesi, l'attività pubblicistica dell'organo titolare dell'azione penale si sovrappone
all'iniziativa del denunciante, interrompendo così ogni nesso causale tra tale iniziativa ed il danno eventualmente subito dal denunciato".
Nel caso di specie una ex moglie aveva accusato il marito di aver perpetrato degli abusi sui figli; l'uomo era stato poi assolto e in seguito a ciò chiedeva il risarcimento dei danni.
Corte di Cassazione Civile sentenza n. 5597 del 2015
4. Coltivazione di marijuana.
Non sempre la coltivazione di marijuana è punibile; lo è solo in caso di offensività nella condotta e se dalla sostanza possa ricavarsi un effetto drogante rilevante.
Proprio in virtù di questo orientamento giurisprudenziale, la Cassazione ha stabilito che non vi è offensività nella coltivazione di cinque piantine da cui sono stati estratti grammi 0, 1 di sostanza stupefacente.
Sarà il giudice, valutando caso per caso, a verificare l'offensività della condotta o l'idoneità della sostanza ad avere un effetto drogante.
Corte di Cassazione sentenza n. 9156 del 2015
5. Irreperibilità del destinatario: quando può dirsi perfezionata la notifica?
Preliminarmente va detto che: all'attività di notificazione partecipano due pubblici ufficiali: l'ufficiale giudiziario nella fase di spedizione e l'agente postale nella fase di consegna. Se l'atto non viene consegnato al destinatario, perché assente, ne' e' possibile consegnarlo al portiere o ad altre persone addette alla casa una copia del plico viene depositata in comune e il destinatario avrà notizia di ciò perché gli viene spedita una raccomandata a/r detta anche "raccomandata informativa".
Bene una sentenza di pochi giorni fa della Cassazione ha ribadito che la notifica si intende perfezionata decorsi "dieci giorni" dall' invio al destinatario della raccomandata informativa.
In buona sostanza il principio ribadito dalla Cassazione e' stato precedentemente espresso dalla Corte Costituzionale con una sentenza n. 3 del 2010 con cui è stata dichiarata illegittima la norma del codice di procedura civile(art. 140 c.p.c.) nella parte in cui riteneva perfezionata la notifica con la spedizione della raccomandata informativa anziché decorsi dieci giorni dalla spedizione.
Corte di Cassazione sentenza n. 5999 del 25 marzo 2015
6. Responsabilità medica.
Nell'ipotesi in cui il medico generico (o di base) ponga in essere un atteggiamento negligente tale da recare un danno al paziente per questa condotta risponderà non solo il medico ma anche la ASL, perché il medico resta sempre un ausiliario dell'azienda sanitaria.
Di conseguenza la responsabilità solidale si ha non solo nelle ipotesi in cui il medico sia un dipendente ma anche, come in questo caso, sia convenzionato con il servizio sanitario nazionale.
Conta ben poco la scelta fiduciaria fatta dal paziente, la ASL risponde comunque per aver predisposto un elenco del personale abilitato a prestare assistenza medica generica.
Corte di Cassazione sentenza n. 6243 del 27 marzo 2015
7. Trattazione orale della causa: il giudice deve depositare la motivazione nello stesso giorno in cui legge il dispositivo.
Il codice di procedura civile prevede la possibilità che il giudice nel decidere la causa disponga la trattazione orale. Quindi al termine della trattazione il giudice darà lettura del dispositivo ma dovrà anche in maniera concisa dare la motivazione .
Quindi dispositivo e motivazione vanno depositati lo stesso giorno; la sentenza si intende pubblicata con la sottoscrizione da parte del giudice del verbale che la contiene ed è immediatamente depositata in cancelleria.
Deve, invece, considerarsi nulla la sentenza emessa ai sensi dell'articolo 281-sexies c.p.c. se il dispositivo e' letto in udienza mentre la motivazione viene depositata anche il giorno dopo.
Corte di Cassazione sentenza n. 6394 del 2015
8. Lancio di sassi dal cavalcavia: chi è responsabile?
Con questa pronuncia la Cassazione precisa che non può ravvisarsi alcuna responsabilità, ai sensi dell'art. 2051 c.c., nei confronti dell'ente gestore della rete autostradale nel caso di lancio di sassi dal cavalcavia; questo perché il lancio di sassi e' estraneo al dinamismo interno della cosa.
Di conseguenza la suddetta responsabilità deve essere esclusa anche nell'ipotesi di squarci alla rete di delimitazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 6095 del 26 marzo 2015
9. I frastuoni provenienti dai locali pubblici.
Molti comuni rilasciano ai vari ristoranti e locali pubblici dei permessi per poter installare sui marciapiedi o sulle strade delle strutture dette" dehors"; in pratica sono dei manufatti che sono una estensione all'esterno degli stessi locali. Questo comporta che gli avventori di questi locali trattenendosi a lungo chiacchierano e rumoreggiano al punto da creare un vero disturbo ai residenti della zona.
Alcuni cittadini bolognesi, riuniti in una associazione, disturbati continuamente da questi rumori si sono rivolti ai giudici amministrativi, lamentando una violazione dei regolamenti municipali nel rilascio di permessi per i " dehors"; i giudici hanno dato ragione ai cittadini.
Tar Bologna sentenza n. 118 del 2015
10. Rapporto avvocato- cliente.
Con questa sentenza la Cassazione ha precisato che l'avvocato deve inviare il pagamento della parcella al cliente presso la dimora abituale e non presso quella anagrafica.
Nel caso in questione un avvocato per il pagamento di alcune prestazioni professionali, per il valore di 44mila euro, aveva presentato un decreto ingiuntivo al Tribunale di Arezzo. Il cliente però sollevava l'eccezione di incompetenza territoriale perché la residenza anagrafica era ad Arezzo mentre la dimora effettiva era a Milano dove viveva e lavorava da diversi anni.
In buona sostanza l'articolo 33, comma 2, lettera u) del Dlgs 206/05 per individuare il foro competente nel caso di controversie tra avvocato e cliente bisogna prendere in considerazione l'effettiva dimora anche se in apparente conflitto con la residenza anagrafica.
Corte di cassazione ordinanza n. 6333 del 30 marzo 2015
11. Il rifiuto del test del Dna.
Come si sa " i figli so piezz e core" ma non tutti possono avere la fortuna di avere dei figli quindi può anche accadere che qualcuno riconosca come proprio un figlio non suo; in questi casi il rifiuto di sottoporsi al test del DNA può essere valutato determinante nel definire il "difetto di veridicità"del riconoscimento.
Con questa sentenza della Cassazione si è dato spazio ad una linea minoritaria nel panorama della giurisprudenza di legittimità .
Corte di Cassazione sentenza n. 6136 del 26 marzo 2015
12. Guida sotto effetto di stupefacenti.
Per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e' sufficiente sottoporre l'automobilista alle analisi del sangue effettuate presso il pronto soccorso; in questo caso non è necessario essere assistiti da un avvocato.
Per accertare lo stato di alterazione bastano le analisi del sangue e altri dati sintomatici riscontrati al momento del fatto.
Questo orientamento giurisprudenziale e' stato anche ripreso da una sentenza del Tribunale di Bari sentenza n. 2588 del 4 novembre 2014
13. Truffa effettuata dal promotore finanziario.
Secondo questa sentenza del Tribunale di Napoli se il promotore finanziario mette in atto una truffa nei confronti del risparmiatore quest'ultimo potrà agire direttamente nei confronti della banca per ottenere il risarcimento dei danni. La banca a sua volta, ai sensi dell'art. 2055 c.c. potrà agire in regresso nei confronti del promotore.
Tribunale di Napoli sentenza n. 14997 del 12 novembre 2014
14. Rettificazione del sesso .
Per poter chiedere la rettificazione del sesso la legge richiede che intervengano delle modifiche dei caratteri sessuali, quindi, e' necessario eseguire un intervento medico-chirurgico che modifichi il sesso.
Ci sono però pronunce di senso opposto come quella emessa dal Tribunale di Messina secondo cui la domanda di rettificazione del sesso può essere accolta anche sottoponendosi ad una serie di cure che modifichino in modo significativo l'aspetto corporeo di un soggetto; non è dunque necessario il cambiamento radicale dell'aspetto sottoponendosi ad un intervento chirurgico per l'applicazione di protesi.
Tribunale di Messina sentenza del 4 novembre 2014.
15. Tribunale di Bari: risarcimento per infedeltà .
Di regola per ottenere l'addebito della separazione a carico dell'altro coniuge e' necessario provare che il fallimento dell'unione matrimoniale sia derivata dal comportamento infedele dell'altro coniuge oppure che lo stesso abbia posto in essere una serie di atteggiamenti tali da violare i doveri coniugali.
Quindi una cosa e' il riconoscimento dell'addebito un'altra cosa e' la richiesta di risarcimento danni in seguito ad infedeltà dell'altro coniuge che va chiesta in altra sede.
Questo ultimo danno rientra nel c.d. danno endofamiliare; per ottenere però un risarcimento per il danno in questione l'altro coniuge deve provare con i fatti cioè allegando documentazione di aver subito un pregiudizio alla salute.
Sara' quindi onere del coniuge tradito dimostrare che lo stress subito ha determinato una vera e propria patologia riscontrata da un medico e clinicamente accertabile.
Tribunale di Bari sentenza n. 4577 del 2014
16. Stalking .
Ad un uomo e' stata confermata la misura degli arresti domiciliari per il reato di stalking (art.612 bis) per aver minacciato in più occasioni la sua ex fidanzata di diffondere alcune sue foto intime.
In particolare l'uomo creando un falso profilo Facebook, utilizzando il nome della donna, aveva inviato via chat a persone conosciute dalla donna, delle foto che la ritraevano nuda o nell'atto di compiere atti sessuali.
Corte di Cassazione sentenza n. 12203 del 23 marzo 2015
17. Tribunale di Napoli: risarcimento per omessa custodia.
Il Comune di Napoli e' stato condannato a risarcire i danni subiti da un automobilista a causa di una pozzanghera causata dal cattivo funzionamento dei tombini per lo scolo delle acque piovane.
In questo caso il Tribunale di Napoli ha ravvisato una omessa custodia da parte dell'amministrazione comunale perché l'evento che ha determinato il danno all'automobilista non può rientrare nel novero degli eventi imprevedibili.
Tribunale di Napoli sentenza n. 14990 del 12 novembre 2014
18. Licenziamento.
Alcune storie giudiziarie sono davvero particolari come questa in cui un dipendente della coop e' stato licenziato per aver salvato dei documenti sul computer utilizzando come nome dei files frasi volgari tipo: m...da e nuova m....da.
Secondo la Cassazione l'atteggiamento posto in essere dal dipendente non era così grave da determinante il licenziamento, di conseguenza, il licenziamento e' stato dichiarato illegittimo.
Corte di Cassazione sentenza n. 5878 del 24 marzo 2015
19. Licenziamento.
Alcune storie giudiziarie sono davvero particolari come questa in cui un dipendente della coop e' stato licenziato per aver salvato dei documenti sul computer utilizzando come nome dei files frasi volgari tipo: m...da e nuova m....da.
Secondo la Cassazione l'atteggiamento posto in essere dal dipendente non era così grave da determinante il licenziamento, di conseguenza, il licenziamento e' stato dichiarato illegittimo.
Corte di Cassazione sentenza n. 5878 del 24 marzo 2015
20. Compensi professionali.
Con questa sentenza il Giudice di Pace di Perugia ha chiarito che nelle ipotesi di ingiunzione di compensi professionali non è più necessario allegare il parere dell 'ordine di appartenenza perché sono state abrogate le tariffe professionali .
Nel caso di specie il Giudice di Pace di Perugia ha rigettato l'opposizione al decreto ingiuntivo presentata da una società contro lo studio di commercialisti di cui era cliente.
La società riteneva non valida la richiesta di pagamento degli onorari da parte del commercialista perché sprovvista del parere dell'ordine professionale.
Giudice di Pace di Perugia sentenza n. 940 del 3 novembre 2014
21. Gratuito patrocinio.
Per poter essere ammessi al Patrocinio a spese dello Stato bisogna avere un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.369, 24.
Se il richiedente convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante.
Una recente sentenza della Cassazione chiarisce che nel
concetto di " familiari conviventi"devono includersi non solo i coniugi ma anche le coppie di fatto o i coniugi separati che vivono ancora sotto lo stesso tetto.
Quindi nel calcolo, ai fini dell'ammissione al gratuito patrocinio, verranno considerati i redditi di ciascun convivente; va però precisato che si tiene conto del solo reddito personale del richiedente quando sono oggetto della causa diritti della personalità, oppure quando gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi.
Corte di Cassazione sentenza n. 11629 del 19 marzo 2015
22. Risarcimento danni per allusioni e frasi sottintese.
Bisogna sempre prestare molta attenzione quando si parla male di qualcuno, il passo dalla critica alla diffamazione e' davvero breve .
Deve, infatti, configurarsi la diffamazione anche se si utilizzano allusioni o frasi sottointese, le stesse posso infatti danneggiare la reputazione professionale di una persona .
Questo è quanto è accaduto ad un dirigente di laboratorio di fisica dell'Istituto superiore di Sanità che ha chiesto il risarcimento dei danni per le informazioni false sul suo conto, che hanno leso l'onore e la reputazione, veicolate attraverso un noto programma televisivo e sui rispettivi siti internet.
Corte di Cassazione sentenza n. 18174 del 25 agosto 2014
23. Immobile trasformato in una casa per appuntamenti.
E' vero che ognuno in casa propria può fare ciò che vuole ma a tutto c'è un limite soprattutto se l'immobile che si abita e' concesso in locazione.
Infatti, in questi casi se si abusa della cosa locata si può creare un pregiudizio economico .
Quindi se ad esempio l'immobile venga adibito a casa di appuntamenti il locatore può risolvere il contratto e chiedere il risarcimento del danno perché l 'immobile e' stato utilizzato per un uso diverso da quello pattuito.
Corte di Cassazione sentenza n. 5473 del 2015
24. Guida in stato di alterazione psicofisica.
Per contestare la guida in stato di alterazione psicofisica, per uso di sostanze stupefacenti, e' sufficiente il prelievo del liquido biologico se contestualmente gli agenti di polizia possono verificare un inequivocabile riscontro sintomatico sullo stato di alterazione del conducente.
In queste ipotesi e' assolutamente inutile procedere con un esame ematologico e con la visita medica, quando l'alterazione psicofisica sia assolutamente evidente.
Corte di Cassazione sentenza n.11131 del 16 marzo 2015
25. Peculato d'uso.
Chi per ragioni di lavoro utilizza un mezzo fornito dal datore di lavoro, per svolgere l'attività lavorativa, non deve fare un uso sconsiderato di quel mezzo cioè non può servirsene per fini strettamente personali.
Nella vicenda in questione un impiegato comunale utilizzava l'autovettura messa a disposizione dell'amministrazione comunale non solo per effettuare le notifiche ma approfittava anche per svolgere mansioni strettamente personali come andare a fare la spesa oppure sbrigare altre faccende familiari.
Quindi se durante l'orario di lavoro
ci si assenta per svolgere attività extra- lavorative si crea un danno erariale; di conseguenza si commette peculato d'uso se si utilizzano beni del datore di lavoro(come il cellulare o l'auto) per ragioni personali in più si configura anche il reato di truffa aggravata.
Corte di Cassazione sentenza n.
11432 del 2015
26. Vietato spiare i contenuti di un telefonino altrui.
Le cose degli altri non si toccano, quindi, anche se si è legati ad un'altra persona da una relazione sentimentale e' assolutamente vietato sottrarre il cellulare per poter spiare foto o messaggi che l'altra persona riceve.
Questa azione può costare una imputazione per il reato di rapina(art. 628 c.p.);
questo e' quello che è successo ad
un uomo, accecato dalla gelosia, che ha sottratto il cellulare alla
ex al fine di per far conoscere al suocero i messaggi che la donna riceveva da un altro uomo.
Corte di Cassazione sentenza n. 11467 del 19 marzo 2015
27. Costruzione edilizia abusiva.
Anche abitare in una roulotte o in un camper in modo stabile può configurare il reato di costruzione edilizia abusiva.
Perché possa configurarsi la responsabilità penale non è necessario che l'opera sia fissata al suolo in modo permanente ma è sufficiente che la struttura mobile venga adibita ad abitazione in maniera costante e stabile.
Corte di Cassazione sentenza n. 10504 del 2015
28. Quando non è possibile ottenere i benefici fiscali per la " prima casa ".
Chi decide di acquistare una prima casa può beneficiare delle agevolazioni fiscali purché sussistano alcune condizioni; in pratica va trasferita la residenza anagrafica nel Comune in cui è ubicato l'immobile oppure l'acquirente deve impegnarsi a trasferire la residenza entro i successivi 18 mesi dal rogito; salvo che tutto questo sia impossibile per "forza maggiore".
Con questa sentenza la Corte di Cassazione puntualizza che non può considerarsi come causa di " forza maggiore" il perdurare dei lavori di manutenzione straordinaria nell'immobile appena acquistato.
Quindi se a causa di questo inconveniente l'acquirente non può trasferire la propria residenza nel nuovo immobile gli verranno revocati i bonus fiscali ottenuti in sede di registrazione del contratto d'acquisto.
Corte di Cassazione sentenza n. 5015 del 2015
29. Investimento di pedone.
Il Tribunale di Trento con questa pronuncia chiarisce che: l'automobilista, nelle ipotesi di bambini che camminano sul marciapiede, deve attenersi non solo alle normali regole di prudenza ma deve porre in essere un comportamento ancora più prudente in considerazione della giovane età dei pedoni che non avvertono i reali pericoli della circolazione.
Proprio in ragione di questa argomentazione il Tribunale di Trento ha comunque ritenuto responsabile un automobilista, nella misura del 30%, per aver investito un bambino di 9 anni; anche se l'attraversamento e' stato improvviso il bambino era comunque visibile.
Tribunale di Trento sentenza n. 1053 del 13 ottobre 2014
30. Revisione delle condizioni di separazione.
Perché si possa chiedere la revisione delle condizioni di separazione o di divorzio e' indispensabile provare che siano intervenuti fatti nuovi rispetto alle condizioni iniziali.
Di conseguenza se nel ricorso non si documenta esattamente il cambiamento delle condizioni precedenti, relative ad esempio all'assegnazione della casa o all'assegno di mantenimento, il ricorso sarà rigettato in mancanza di risultanze nuove.
Quindi bisogna fare attenzione a non presentare ricorsi pretestuosi, senza alcun fondamento documentale, il rischio e' non solo quello di vedersi rigettare il ricorso ma soprattutto quello di sostenere costi inutili.
Corte di Cassazione ordinanza n. 5109 del 2015
31. Squilli continui.
Molestia o disturbo alle persone.
(art.660 c.p.)
Il reato di molestia o disturbo alle persone si configura anche facendo squilli continui sull'utenza telefonica di qualcun altro.
Nel caso in questione una vicina e' stata condannata per il reato in oggetto per aver disturbato in più occasioni, anche di notte, con squilli continui madre e figlia che vivevano nella stessa abitazione.
Elementi fondamentali per l'accusa sono stati sia la deposizione coerente, precisa e immune da contraddizioni della persona offesa sia anche le risultanze dei tabulati telefonici.
Corte di Cassazione sentenza n. 9962 del 9 marzo 2015
NOTA: molestia o disturbo alle persone, art. 660 c.p.
Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a euro 516".
32. Sentenza vintage.
Addebito della separazione.
Nella vicenda in questione l'addebito e' stato riconosciuto alla moglie che non esitava a scambiarsi effusioni in pubblico con l'amante.
Anche se la relazione extraconiugale non aveva ancora il carattere della stabilità l'atteggiamento tenuto dalla donna e' stato considerato determinante per rendere intollerabile la convivenza che ha portato poi al fallimento matrimoniale.
Dunque, l'addebito della separazione veniva dichiarato non solo dalla Corte di Appello di Ancona ma poi confermato anche dalla Cassazione in considerazione dell'atteggiamento "colpevole" posto in essere dalla donna.
Corte di Cassazione, sentenza n. 29249 del 12 dicembre 2008
33. Truffa aggravata.
Risponde del reato di truffa aggravata e non di indebite percezione di erogazioni in danno dello Stato chi utilizzando raggiri o artifici, al fine di ottenere una pensione di invalidità, faccia false dichiarazioni o presenti della documentazione falsa.
In questo modo il colpevole cerca di confondere la realtà in maniera fraudolenta quindi scatta il reato più grave di truffa aggravata.
Truffa aggravata art. 640 bis c.p.
La pena è della reclusione da uno a sei anni.
Art. 316 ter c.p. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato: la pena e' della reclusione da sei mesi a tre anni.
Corte di Cassazione sentenza n. 10766 del 13 marzo 2015
34. Affidamento esclusivo.
Nel caso di separazione personale dei coniugi la regola e' che i figli vengano affidati in maniera condivisa ad entrambi i genitori, questo per consentire il diritto alla bigenitorialita' del minore.
Dunque, perché possa derogarsi alla regola dell'affidamento condiviso, deve risultare, nei confronti di uno dei genitori, una sua condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa tale da rendere quell'affidamento in concreto pregiudizievole per il minore.
Nella vicenda in questione i figli venivano affidati in maniera esclusiva alla madre in considerazione del perdurante disinteresse del padre nei confronti dei figli perché non rispettava gli obblighi di cura e sostegno attraverso l'obbligo di contribuzione al mantenimento dei minori, inoltre, le somme corrisposte a titolo di mantenimento erano talmente esigue da non consentire ai figli un sostentamento dignitoso.
Tribunale di Roma sentenza n. 23620 del 25 novembre 2013
35. Servizio"segui i di Poste Italiane.
Molti di voi conosceranno il servizio "seguimi" di poste italiane, in pratica e' quel servizio che su richiesta del contribuente può essere attivato quando vi è un cambio di indirizzo in questo modo tutta la corrispondenza che può arrivare all'indirizzo vecchio viene poi inoltrata all'indirizzo nuovo.
Almeno questo e' quello che garantisce il servizio ma non sempre tutto avviene regolarmente.
Nel caso di specie il postino recapitava un avviso di pagamento di Equitalia al vecchio indirizzo del cittadino, quindi, in questi casi la notifica deve considerarsi valida.
Dunque, l'opposizione all'atto amministrativo non può fondarsi sullo sbaglio commesso dal postino, purtroppo la notifica e' valida; in queste ipotesi il cittadino potrà rivalersi contro Poste Italiane, a titolo di inadempimento contrattuale, e chiedere il risarcimento del danno.
Commissione Tributaria di Perugia, sentenza n. 40 del 2015
36. Agevolazioni prima casa.
La casa che i genitori comprano al figlio non rientra nelle agevolazioni fiscali "prima casa".
Più in dettaglio perché siano applicabili le agevolazioni "prima casa" nell'atto pubblico davanti al notaio va specificato che la casa e' stata acquistata dai genitori e poi donata al figlio che accetta la donazione.
Solo in questo modo all'acquisto effettuato dai genitori si applicherà l'imposta di registro agevolata per l'acquisto "prima casa".
Commissione Tributaria di Perugia sentenza n. n. 359 del 2014
37. Furto nel supermercato.
Quando può definirsi consumato il furto nel supermercato?
Allora perché si possa parlare di furto consumato e' necessario che il ladro superi l'uscita con la merce sottratta dagli scaffali; dunque, se l'azione delittuosa non si compie completamente perché l'agente viene prima monitorato dalla persona offesa o dagli addetti alla sorveglianza e poi fermato, prima di raggiungere l'uscita, il reato di furto deve considerarsi allo stadio del tentativo.
Corte di Cassazione sentenza n. 10452 dell'11 marzo 2015
38. Lesioni personali: calcio ai testicoli.
Chi da un calcio nei testicoli può essere condannato per lesioni personali.
E' quello che è accaduto ad una donna che aveva sferrato un calcio ai testicoli del marito; la donna aveva giustificato il gesto dicendo di essersi difesa da un comportamento violento del marito.
La donna chiedeva la scriminante della legittima difesa ma l'assunto difensivo non ha retto; infatti, per ottenere la scriminante occorre specificare le circostanze e indicare il pericolo incombente da cui ci si è dovuti difendere.
Fondamentali sono state le dichiarazioni della persona offesa confortate da idoneo certificato medico mentre la versione della donna e' rimasta una semplice ipotesi non suffragata da prove concrete.
Corte di Cassazione sentenza n. 9693 del 5 marzo 2015
39. Peculato o appropriazione indebita?
L'ufficio postale ha natura privata quindi non ha i requisiti tipici del pubblico servizio.
Premesso ciò va chiarito che commette il reato di appropriazione indebita e non di peculato il direttore dell'ufficio postale che si appropria dei risparmi dei clienti.
L'appropriazione indebita (art. 646 c.p.) e' punita con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a milletrentadue euro.
Il peculato(art. 314 c.p.) è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.
Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita .
Corte di Cassazione sentenza n. 10124 del 10 marzo 2015
40. Licenziamento.
Non si può licenziare un dipendente, giustificando il licenziamento per motivi di riorganizzazione aziendale, e subito dopo assumere altri dipendenti.
E' opportuno, prima di effettuare un licenziamento, dare al dipendente la possibilità di conservare il posto di lavoro anche assegnandogli mansioni differenti, questo tecnicamente si chiama "obbligo di "repechage".
Corte di Cassazione sentenza n. 4460 del 2015
41. Insidia stradale.
L' automobilista non ha diritto al risarcimento del danno subito dalla sua autovettura a causa di una buca ricoperta d'acqua.
In questo caso il manto stradale era allagato dunque l'automobilista avrebbe dovuto guidare con più prudenza .
In simili ipotesi chi è alla guida ha il dovere di "cautela e di diligenza" di arrestare la marcia.
E' stata quindi esclusa la responsabilità ai sensi dell'art. 2051 c.c. del Comune mentre è stato ravvisato il caso fortuito determinato ritenendo integrato dalla colpa del danneggiato.
Va ricordato che il caso fortuito e' un accadimento imprevedibile ed inevitabile, di per sé sufficiente a produrre l'evento ed estraneo alla sfera di azione del custode. L'accadimento può essere determinato dalla natura, dal fatto del terzo o dal fatto dello stesso danneggiato.
Corte di Cassazione sentenza n. 4661 del 9 marzo 2015
42. Trascrizione nei registri dello stato civile del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Il TAR del Lazio ha chiarito che ne' il Ministero dell'Interno ne' le Prefetture hanno il potere di annullare le trascrizioni, nei registri dello stato civile, dei matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso.
Va detto che allo stato attuale le coppie omosessuali non possono contrarre matrimonio in Italia ne' possono pretendere la trascrizione di un matrimonio celebrato all'estero anche se le unioni tra persone dello stesso sesso non sono considerate contrarie all'ordine pubblico.
In conclusione se un matrimonio, celebrato all'estero, tra persone dello stesso sesso venga poi trascritto nei registri dello stato civile le eventuali modifiche o cancellazioni possono avvenire solo in forza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria e non attraverso un provvedimento amministrativo.
Tar Lazio sentenza n. 3912 del 9 marzo 2015
43. Truffa.
Acquistare online può risultare molto conveniente ma in alcuni casi, dietro ad offerte irripetibili e prezzi stracciati, può nascondersi una truffa.
E' quello che è accaduto ad un signore che allettato da una offerta su internet ha acquistato online un prodotto e dopo aver regolarmente pagato non ha mai ricevuto il prodotto.
In questo caso il venditore e' stato condannato per truffa e significativo in merito e' stata anche la chiusura del sito web, una volta conclusa la transazione.
Corte di Cassazione sentenza n. 10136 del 10 marzo 2015
44. Caduta su una buca presente sul manto stradale.
Se non si presta attenzione, una tranquilla passeggiata per le vie della città può trasformarsi in una "trappola" soprattutto in presenza di buche sull'asfalto.
Ne sa qualcosa una signora che durante l'ora notturna faceva una passeggiata e a causa di una buca non segnalata, cadeva rovinosamente al suolo riportando dei danni fisici.
La richiesta di risarcimento del danno e' stata però respinta perché la donna conosceva bene quei luoghi quindi avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione mentre camminava; in seguito a ciò non è stata ravvisata alcuna responsabilità dell'amministrazione comunale.
Corte di Cassazione ordinanza n. 4663 del 9 marzo 2015
45. Sentenza vintage.
Spese straordinarie per i figli.
Secondo questa sentenza vintage-anno 2011-emessa dal Tribunale di Ragusa nell'elenco delle spese straordinarie, che devono essere sostenute da entrambi i genitori nella misura del 50%, sono previste anche le spese per far conseguire al figlio/a la patente di guida ma sono ricomprese anche tutte le sanzioni per violazione al Codice della strada.
Tribunale di Ragusa sentenza n. 243 del 2011
46. Quali reati sono assorbiti nel reato di maltrattamenti in famiglia?
Con questa sentenza gli ermellini precisano che devono ritenersi assorbiti nel reato di maltrattamenti in famiglia, sia il reato di percosse che quello di minacce anche gravi.
Ai fini dell'assorbimento in un unico reato i reati di percosse e minacce devono essere finalizzati ai maltrattamenti.
Gli elementi essenziali del reato di maltrattamenti di cui all'art.572 c.p. sono la violenza fisica o morale.
Non può invece essere assorbito nel reato di maltrattamenti il reato di lesioni, di danneggiamento e di estorsione perché hanno una diversa obiettività giuridica
Corte di Cassazione sentenza n. 9654 del 5 marzo 2015
47. Addebito della separazione.
In questa vicenda giudiziaria la separazione e' stata addebitata al marito per l'atteggiamento aggressivo dello stesso che, in più occasioni, aveva maltrattato la moglie all'interno delle mura domestiche.
La donna proprio in seguito ai maltrattamenti si vedeva costretta ad allontanarsi dalla casa coniugale.
Con riferimento alla denuncia di maltrattamenti, per mancanza di testimoni oculari, la Procura avanzava richiesta di archiviazione; ma nonostante la richiesta di archiviazione per il giudice della separazione l'addebito della separazione e' stato imputato comunque all'atteggiamento aggressivo dell'uomo.Il Tribunale di Cremona ha dichiarato l'addebito al marito ed ha determinato l'assegno di mantenimento per la moglie in euro 400 mensili.
L'addebito e' stato desunto sulla base dell'istruttoria testimoniale, e' vero che nessun testimone aveva assistito alle violenze, infatti, i parenti della donna erano stati chiamati solo in un secondo momento venendo a conoscenza dei fatti.
Alla donna poi sono state riscontrate delle lesioni che riteneva di aver subito in seguito a delle spinte del marito.
Sulla base di questi elementi il giudice della separazione ha ritenuto l'atteggiamento del marito talmente aggressivo da costringere la donna ad allontanarsi da casa.
Corte di Cassazione sentenza n. 4633 del 6 marzo 2015
48. Contratto di locazione non registrato, chi paga l'imposta di registro?
La Cassazione con una pronuncia di qualche giorno fa precisa che: un immobile dato in locazione in nero senza che il contratto di locazione venga regolarmente registrato sarà tenuto a pagare l'imposta di registro non solo chi ha concesso l'immobile in locazione ma anche tutti i comproprietari dell'immobile.
Questo perché nell'ipotesi di comproprietà di un immobile si ha la solidarietà d'imposta nei confronti del fisco; di conseguenza il contratto di locazione si presume concluso da tutti i comproprietari salvo prova contraria.
Corte di Cassazione sentenza n. 4580 del 6 marzo 2015.
49. Quando può ravvisarsi la quasi flagranza?
Non può parlarsi di "quasi flagranza" quando l'arresto di qualcuno avvenga non subito dopo l'immediato inseguimento da parte della polizia giudiziaria ma in un momento successivo come quando la vittima denuncia il fatto.
Di conseguenza deve escludersi la "quasi flagranza" (perché si è già consumata l'ultima frazione della condotta delittuosa)se la denuncia di violenza(effettuata ad esempio da una donna che ha subito lesioni) venga fatta al pronto soccorso e in seguito a ciò avvenga l'arresto del soggetto maltrattante.
Corte di Cassazione sentenza n. 8955 del 27 febbraio 2015
50. Il medico non è responsabile nel caso di "condotta attiva dissuasiva."
In linea di principio un medico e' responsabile quando pone in essere una condotta omissiva ad esempio non ottemperando agli obblighi informativi; non può invece ravvisarsi responsabilità medica quando il sanitario ponga in essere una condotta attiva dissuasiva.
Nella vicenda in questione i genitori di una bambina affetta da sindrome di Down ritenevano responsabili per l'evento due medici i quali avevano sconsigliato alla donna di effettuare una amniocentesi perché non c'erano precedenti familiari e perché c'era un rischio di aborto.
In questo modo la donna lamentava che non le era stata data la possibilità di interrompere volontariamente la gravidanza.
Dalla ricostruzione della storia e' emersa non una condotta omissiva ma una condotta attiva dissuasiva che non incide ai fini della responsabilità medica.
Corte di Cassazione sentenza n.2847 del 13.02.2015
51. Disoccupato che compra un auto di lusso .
Chi è "povero in canna" al punto da risultare disoccupato non può poi permettersi una automobile soprattutto se di un certo costo.
La proprietà del bene stride con la situazione economica dichiarata per questa ragione anche chi dichiara di essere disoccupato non è indenne dagli accertamenti fiscali.
Commissione Tributaria Regionale di Potenza sentenza n. 198 del 2015