di Paolo M. Storani - Finalmente dalla teoria alla pratica: cittadini legislatori!
Si è, infatti, realizzato al Parlamento Europeo il primo esperimento (riuscito!) di democrazia diretta, ove la Commissione Ambiente ha incredibilmente approvato all'unanimità (67 voti su 67 votanti) il rapporto sulla sanità scritto e presentato dal portavoce del MoVimento Cinque Stelle Piernicola Pedicini (appartenente al Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta).
Ricordiamo che la maggior parte dei lavori del Parlamento viene svolta all'interno delle Commissioni specializzate, suddivise a loro volta in sottocommissioni.
Tra l'altro, gli attivisti del M5S hanno partecipato alla stesura del rapporto sulla sanità votando sulla piattaforma LEX, sulla quale è avvenuta la discussione e poi l'approvazione del deliberato, al termine accolto dalla Commissione Ambiente nella giornata dell'altrieri: 15 aprile 2015.
Ora gli Stati membri dovranno recepire queste raccomandazioni e, sopratutto, adottarle.
Un rapporto molto importante che riguarda la sicurezza dei pazienti e la lotta che si sta conducendo in tutto il mondo in tema di resistenza agli antibiotici.
In questa situazione il M5S si prefigge di conseguire, in occasione del voto definitivo in sede plenaria, la stessa unanimità (tutti i gruppi parlamentari hanno votato a favore) ottenuta in Commissione.
Per i visitatori di Studio Cataldi e di questa rubrica, attentissimi ai frequenti episodi di malpractice sanitaria, una notizia di grande rilievo ed un successo per i cittadini europei, che esigono che la sanità diventi un luogo il più sicuro possibile.
Piernicola Pedicini è un beneventano nato nel 1969, laureato in fisica teorica presso l'Università Federico II di Napoli; ha conseguito la specializzazione quadriennale in fisica medica; a tacer d'altro, è stato dirigente sanitario presso l'Ospedale oncologico regionale di Rionero in Vulture, provincia di Potenza, responsabile del servizio di sorveglianza della radioprotezione e della sicurezza per le apparecchiature a risonanza magnetica nucleare per le unità operative di radioterapia.
Guarda il caso: una persona competente al posto giusto!
Ricordiamo che il Parlamento Europeo esercita, congiuntamente con il Consiglio, la funzione legislativa e quella di bilancio.
Esercita, infine, le funzioni di controllo politico e consultive secondo quanto stabilito nei trattati ed elegge il Presidente della Commissione.
Il Trattato di Lisbona ha attribuito al Parlamento Europeo la veste di co-legislatore insieme al Consiglio mediante la generalizzazione della procedura di codecisione, denominata ora procedura legislativa ordinaria.
E' anche previsto un potere di iniziativa legislativa: ai sensi dell'art. 225 TFUE il Parlamento, a maggioranza dei suoi componenti, può chiedere alla Commissione di esercitare il suo potere di proposta su questioni per le quali reputi necessaria l'adozione di atti specifici dell'Unione, ai fini dell'attuazione dei trattati.
Si tratta di un potere, la cosiddetta iniziativa dell'iniziativa, non certo irrilevante, ch'è reso incisivo dalla mozione di censura che il Parlamento può emanare nei confronti della Commissione e dall'influenza che sull'elezione della stessa è in grado di promanare; se tale mozione è adottata i membri della Commissione si dimettono collettivamente dalle loro funzioni, così l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza in relazione alle funzioni che esercita in seno alla Commissione; nell'attualità, a far data dal 1° novembre 2014 tale incarico è ricoperto dall'italiana Federica Mogherini, che, per tale ruolo, è ex officio Vice-Presidente della Commissione Europea.
Le istituzioni dell'Unione Europea, oltre al Parlamento Europeo, sono il Consiglio Europeo, il Consiglio, la Commissione Europea, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, la Banca Centrale Europea, la Corte dei Conti.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Corte EDU) è, invece, un organo giurisdizionale internazionale, istituito nel '59 dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950; vi aderiscono tutti i 47 membri del Consiglio d'Europa.
Ha sede a Strasburgo e non è un'istituzione che fa parte dell'Unione Europea.
Sulla Corte EDU si sta assistendo in questi giorni ad un'incredibile opera di disinformazione, come ormai avviene con impressionante frequenza, da parte di tutti i maggiori media italiani, rappresentando la decisione adottata sul caso dell'ex poliziotto Bruno Contrada come un'assoluzione dai gravissimi reati per i quali il nostro Paese lo ha condannato con sentenza passata in giudicato. Nei prossimi giorni ce ne occuperemo approfonditamente per ripristinare la realtà dei fatti e degli atti.
Non va confusa con la Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha sede in Lussemburgo, e che è, come abbiamo già indicato sopra, un'effettiva istituzione dell'UE.