dott.ssa Floriana Baldino
Sicuramente la sentenza della Corte Costituzionale n. 37 del 2015, di cui ho avuto già modo di trattare in questo articolo: » Corte costituzionale: nulli gli atti dell'Agenzia delle Entrate e nulle le cartelle Equitalia firmate e trasmesse da 'dirigenti di fiducia', ha avuto, ed avrà ancora, un grande e grave impatto su tutte le cartelle e su tutti gli atti e avvisi firmati per conto dell'Agenzia delle Entrate da quei 767 dirigenti dichiarati illegittimi dalla sentenza del Tar Lazio, n. 6884/2011, confermata poi anche dal Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5451/2013 ed infine confermata anche dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 37/2015.
Il danno erariale che questa sentenza potrà comportare allo Stato potrebbe essere ingente, dato che si sono numerosissime cartelle ed accertamenti non ancora riscossi e che potrebbe essere annullati in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale.
Tornando però all'argomento principale di questo mio articolo, l'obiettivo che mi pongo di raggiungere, è quello di rendere il contribuente un po' più autonomo e consapevole nei primi passi che potrà fare in maniera del tutto autonoma e senza ricorrere al legale sin dalle prime cure.
Le cose che da fare per iniziare sono:
1) il deposito dell'istanza di accesso agli atti ai sensi della legge 241/90, istanza che consente al cittadino di chiedere all'Amministrazione Pubblica se il Direttore che ha firmato l'atto sia o meno dirigente, ovvero sia consente di sapere se chi ha firmato egli è inquadrato nei ruoli dei Dirigenti dell'Agenzia delle Entrate;
2) Il deposito dell'istanza in autotutela ex legge 228/2012, ovvero l'istanza diretta a sollecitare quel potere concesso all'Amministrazione Finanziaria di intervenire autonomamente o su istanza in carta semplice del contribuente, là dove l'Amministrazione verifica di aver commesso un errore che danneggia illegittimamente il cittadino.
Ad ogni modo, per non creare false illusioni, è bene specificare che in autotutela è difficilissimo ottenere un annullamento del debito da parte dell'Agenzia delle Entrate là dove i motivi esposti di illegittimità del debito riguardano solo il vizio di forma o sottoscrizione.
E' bene quindi contattare comunque una persona o un legale esperto nella materia dato che per poter fare delle giuste opposizioni alle comunicazioni che intercorrono tra il contribuente e la Pubblica Amministrazione, i tempi sono molto ristretti.
Sarebbe l'ideale aver pronta già una buona opposizione entro e non oltre i 20 giorni dalla data di notifica dell'ultima comunicazione o, in caso contrario, tutte le istanze presentate fino ad allora potrebbero risultare nulle o come non notificate, interferendo addirittura, in alcuni casi estremi, negativamente sul prosieguo della probabile causa.
Di seguito una formula di istanza di accesso agli atti da presentare in Agenzia delle Entrate.
A seguire, in allegato, allegato l'istanza in autotutela di annullamento del debito e l'istanza di accesso agli atti in formato PDF.
Dott.ssa Floriana Baldino
ISTANZA DI ACCESSO AGLI ATTI
Oggetto: Istanza di accesso agli atti si sensi della legge 241/1990
Avviso di accertamento n. ____________ a carico di _______
Il sottoscritto ___________, nato a ___________, il___________ (C.F.: ___________) e residente a ___________,via___________, in proprio ed essendo interessato ad accedere agli atti ed acquisire tutta la necessaria documentazione al fine di poter tutelare i propri diritti ed interessi, costituzionalmente garantiti,
RICHIEDE
Ø L'estrazione di copia dei seguenti atti e documenti:
1) Avviso n. ___________, e/o cartella n. ___________, ;
2) Relata di notifica del su descritto avviso.
Ø Nonché l'estrazione dei seguenti atti amministrativi:
a) Nominativo;
b) Qualifica;
c) Rapporto di servizio;
d) Contratto di lavoro
del personale che ha istruito e/o sottoscritto tutti i provvedimenti del procedimento, ivi compreso il ruolo.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 24 co. 7° della Legge 7 agosto 1990 n. 241, "deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici". Tanto premesso e considerato, il su scritto
Chiede
ai sensi e per gli effetti degli artt. 22 e ss. Legge 7 Agosto 1990 n. 241, di accedere agli atti e di conoscere se il ruolo sia stato sottoscritto da un Dirigente dell'Agenzia dell'Entrate inqudrato come tale nella Pubblica Amministrazione o sia stato semplicemente firmato da un delegato di funzioni. Ci riserviamo di chiedere, all'esito dell'accesso, l'ulteriore estrazione di copie ritenute necessarie, trattandosi di un procedimento riguardante gli istanti.
L'accesso agli atti - e la relativa estrazione delle copie - è motivata, ex art. 25, co. 2 e per motivi ut supra esposti ex art. 24, 7° co., Legge 7 agosto 1990 n. 241, dalla necessità di dover eventualmente tutelare i diritti soggettivi e gli interessi legittimi anche in sede giurisdizionale.
Si allega:
· Copia documento di identità.
Luogo e data Firma
istanza in autotutela di annullamento del debito
istanza di accesso agli atti legge 241/90
Esperta di diritto amministrativo, bancario e gestione della crisi d'impresa (sovraindebitamento). Iscritta anche nell'albo del Ministero della Giustizia nel registro dei gestori della crisi del sovraindebitamento.
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