Un caso in cui è lei a dover pagare un mantenimento di 2mila euro mensili all'ex marito con lavoro precario

Anche le ex mogli qualche rara volta possono trovarsi a dover corrispondere l'assegno di mantenimento ai mariti. Questo può accadere quando nella coppia c'è una forte disparità economica in favore della donna. E poco importa che lui abbia un lavoro giacché le regole in base alle quali i giudici statuiscono sull'assegno di mantenimento devono essere uguali per tutti.

A convalidare una pronuncia dei giudici di merito (che avevano posto a carico di una ex moglie un'assegno di mantenimento di € 2000 mensili) è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n.8716 del 2015.

Nel caso preso in esame dai giudici di Piazza Cavour, lei è risultata essere una semplice casalinga ma c'è un particolare: ha qualche milione di euro in un conto in Svizzera.

E' vero che si tratta di soldi che ha ricevuto dai suoi genitori ma sicuramente quel patrimonio ha inciso sul tenore di vita della coppia.

L'ex marito dal suo canto lavora solo saltuariamente come dj e così i giudici di merito non hanno potuto che tenere conto di questa disparità delle condizioni patrimoniali della coppia stabilendo che fosse la donna a mantenere l'ex marito (che in tal caso si è dimostrato essere la parte economicamente più debole).

Insomma in mancanza di una prova che anche lui potesse mantenere da solo l'elevato tenore di vita che la coppia aveva in costanza di matrimonio, sarà lei a dover mettere mano al portafogli.


La donna, per tentare di sottrarsi all'obbligo di versare il mantenimento al marito, aveva sostenuto che il suo conto bancario era tutto ciò che aveva e che le doveva bastare per tutta la vita non avendo altre entrate.


Una tesi che però non ha fatto breccia nei giudici della Cassazione che l'hanno anche condannata al pagamento delle spese legali.


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