Avv. Francesco Pandolfi
Proseguendo gli approfondimenti in materia di responsabilità disciplinare militare, oggi esaminiamo il delicato aspetto della valutazione del giudizio penale a fini disciplinari.
L'OPPORTUNITA' DI AVVIARE IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
E' noto che di fronte ad un giudicato penale, l'Amministrazione militare è posta in una delicatissima condizione che è quella di attribuire un significato ai fatti risultanti dal carteggio rispetto all'eventuale apertura di un'inchiesta formale disciplinare a carico del Militare sottoposto a procedimento penale e giudicato per questo.
Ma come si può pesare il contenuto di quella decisione per poi eventualmente avviare la fase disciplinare?
Il compito non è semplice.
La cosa da fare è consentire, normativamente, un'esame differenziato delle carte su più livelli gerarchici, proprio al fine di pervenire ad un compiuto giudizio di opportunità nell'avvio dell'azione.
Ora, se i fatti che si vogliono ascrivere al militare incolpato risultano già accertati in sede penale, il collegamento che si innesca tra questo tipo di accertamento e quello da svolgersi sul piano disciplinare è fondato su (ulteriori) autonomi accertamenti e valutazioni delle stesse vicende.
Sono queste attività di cui si intuisce immediatamente la complessità e la delicatezza, proprio per i valori in gioco e per la funzione stessa di ogni componente dell'Amministrazione militare.
QUANDO L'AUTORITA' DISCIPLINARE E' VINCOLATA?
I casi nei quali non è possibile pervenire all'approfondimento disciplinare a danno del Militare coincidono con l'esistenza di una sentenza penale irrevocabile di assoluzione: in queste specifiche circostanze diventa fondamentale l'accertamento che il fatto non sussiste o che non è configurabile quale illecito penale, ovvero che l'imputato non lo ha commesso.
Tali particolari condizioni precludono l'esercizio dell'azione; il tutto con qualche eccezione riferita ai casi di sentenza che, ad esempio, riporti l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione.
LA DIFESA
E' agevole rendersi conto che, di fronte ad una situazione così particolare, solo una difesa tecnica specialistica (organizzata nel pieno rispetto della normativa vigente a tutela dell'incolpato) sarà in grado di approntare ogni utile rimedio per stemperare l'incisività dell'irrogazione della sanzione.
Per contattare l'avv. Francesco Pandolfi
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