di Marina Crisafi - Bando all'anatocismo sulle cartelle, aggio ridotto, cartelle via web e più tempo per pagare. Queste le novità principali del decreto sulla semplificazione della riscossione che insieme agli altri 4 decreti attautivi della delega fiscale (e al completamento del Jobs Act) ha ricevuto il secondo placet dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso (leggi: "Jobs Act: riforma completata. Controlli liberi su telefonini e tablet, stop alle dimissioni in bianco e ammortizzatori per 1,4 milioni di lavoratori").
Ora, manca solo l'ultima approvazione da parte delle Camere (dato che non sono state accolte tutte le osservazioni parlamentari) che dovranno decidere a breve, per poi pervenire all'ok definitivo dell'esecutivo entro la fine del mese.
Ormai, dunque il "grosso" delle misure dei cinque decreti delegati è delineato e prevede tra le altre cose: una sorta di "tagliando" per gli sconti fiscali (tax expenditure) che saranno rivisti o cancellati ogni cinque anni, la riorganizzazione delle agenzie fiscali, la modifica dell'apparato sanzionatorio per reati tributari e la riforma del contenzioso tributario, la riorganizzazione delle agenzie fiscali, oltre alla possibilità per le Entrate di ricorrere a dirigenti "a tempo" per sostituire quelli decaduti dopo la sentenza della Corte Costituzionale, nell'attesa che venga bandito l'apposito concorso.
Ma tante novità rilevanti riguardano Equitalia e sono previste nel decreto ad hoc dedicato alla riscossione, che, secondo quanto affermato dal Governo, punta a creare un sistema "che favorisca l'adempimento spontaneo da parte dei contribuenti" incentivando la rateizzazione, aumentando la certezza dei tempi di riscossione e semplificando la materia.
Vediamole:
Stop all'anatocismo
La novità principale, introdotta a seguito delle indicazioni contenute nei pareri parlamentari, riguarda l'eliminazione della norma che consentiva l'anatocismo sulle cartelle, ossia, in caso di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, la possibilità di richiedere il pagamento degli interessi sugli interessi e gli interessi sulle sanzioni.
Per chi paga subito spontaneamente, dunque, il conto non lieviterà in modo consistente (e l'aggio scende dal 4,65 all'1%), mentre dopo i 60 giorni dalla notifica della cartella, scatteranno gli interessi moratori, ma solo sulle somme non pagate e non anche sulle sanzioni e sugli interessi stessi.
Aggio ridotto
Altra importante novità del decreto attuativo riguarda la riduzione dell'aggio, (ossia degli "oneri di funzionamento del servizio nazionale di riscossione") che dal prossimo anno passa dall'attuale 8% al 6% del riscosso. Tuttavia, per compensare le "perdite" di Equitalia, l'Agenzia delle Entrate dovrà garantire il pareggio di bilancio, versando una somma complessiva di massimo 125 milioni di euro in tre anni. In più è stata prevista una norma transitoria che garantisce il mantenimento del vecchio regime per i ruoli consegnati fino al 31 dicembre.
Rateizzazioni
Sì all'allungamento dei tempi di rateizzazione in quattro anni (in luogo degli attuali 3), in caso di definizione concordata dell'accertamento, con un minimo di otto rate e un massimo di sedici.
Per le somme iscritte a ruolo, Equitalia potrà concedere dilazioni fino a un massimo di 72 rate mensili, dietro mera richiesta del contribuente che dichiari di trovarsi in una situazione temporanea di difficoltà. Ma ciò solo per somme fino a 50mila euro; per le somme superiori, invece, la dilazione potrà essere concessa solo dietro presentazione di adeguata documentazione da parte del contribuente.
Lieve inadempimento
Viene portato a 7 giorni (dagli attuali 5) anche il "lieve inadempimento", ossia il ritardo nel pagamento delle cartelle che non comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione.
Confermata infine la norma che riconosce il "lieve inadempimento" (e la relativa rateizzazione) nei casi di minore versamento fino al 3% del dovuto (con il limite massimo di 10mila euro).
Cartelle via web
Accolta anche la novità tecnologica richiesta dalle commissioni parlamentari: sarà privilegiato per la notifica delle cartelle il canale telematico al posto delle ordinarie raccomandate.
Per imprese e professionisti la cartella notificata via pec diventa obbligatoria, mentre per tutte le altre persone fisiche che ne fanno richiesta è facoltativa.
Altra importante novità è l'introduzione della mediazione obbligatoria con Equitalia.
La misura, che trova spazio nel decreto sulla revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario, potenzia infatti lo strumento della mediazione attualmente riguardante solo gli atti posti in essere dall'Agenzia delle Entrate con valore entro i 20mila euro. Il nuovo decreto prevede invece che la mediazione si applichi a tutte le controversie (anche a quelle catastali), "indipendentemente dall'ente impositore" e dunque anche ad Equitalia e ai concessionari della riscossione. Lo strumento della conciliazione, sinora riguardante solo le cause di primo grado, si applicherà anche al giudizio di appello.